Nostra vecchia e gradita conoscenza, il cantautore partenopeo Gerardo Balestrieri torna alla ribalta della scena musicale con la sua terza opera, ´Canzoni al crocicchio´. Così com’era avvenuto per i dischi precedenti (´I nasi buffi e la scrittura musicale´ del 2007 e ´Un turco napoletano a Venezia´ del 2009), anche per il terzo lavoro vengono proposte una manciata d´intriganti canzoni, una raccolta di pezzi vecchi e nuovi scritti di pugno dallo stesso cantautore. Artista poliedrico (musicista, autore e compositore), Balestrieri è un musicista eclettico e originale che non ha niente da invidiare, in fatto di bravura, a nessuno. Notevoli omaggi a quelle culture e a quei misteri che tanto l’hanno sedotto e accompagnato in questi anni in cui ha vissuto ai margini della canzone d’autore, le canzoni di Balestrieri piacciono per la loro varietà sonora. Ascoltare ´Canzoni al crocicchio´ vuol dire perdersi nel tempo e nello spazio musicale attraverso un mix di suoni e ritmi che prendono forma da influenze diverse. Come già marcato nei dischi precedenti, i richiami a una certa impronta cantautoriale italiana (vedi alla voce Conte e Caposella) sono evidenti, ma dalla medesima riesce a distaccarsi, districandosi con eleganza e sfoderando la sua vena poliedrica, variando temi e registri a ogni brani. La capacità di Balestrieri consiste nel riuscire a proiettarti durante l’ascolto in dimensioni musicali parallele, passando da un genere a un altro con gran facilità, lasciandoti pregustare canzoni dai diversi sapori. Piacevole l’inizio spensierato con la ballata swing-jazzata, ´Rouen´, predisponendo, così, il terreno al proseguo del disco, un’opera che, già dall’assaggio, si dimostra di pregevole fattura. Altre prove dell’esperienza cantautoriale di Balestrieri possiamo trovarle nelle impronte ´caposelliane´ di canzoni come ´Casa´ e la title-track o nei tratti di ´contentiana´ memoria di ´Camera con vista´, ma la sorpresa più evidente è rappresentata negli arpeggi latino-americani di ´Puju real´. Perla sintomatica del disco, il singolare brano ´Canzone ingiuriosa´, una ballata incredibilmente alternata su ritmi di taranta con il country e lo swing.