Ritorno Al Fuoco<small></small>
Italiana • Rock • Folk

Gang Ritorno Al Fuoco

2021 - Rumble Beat

25/04/2021 di Marcello Matranga

#Gang#Italiana#Rock

Confesso. L'ho fatto apposta. Ho aspettato volutamente che passasse del tempo dall'uscita di questo album. Volevo di proposito che Ritorno al Fuoco "attecchisse", potesse "invecchiare" di qualche mese per provare, da appassionato e null'altro, a comprenderne i significati, anche quelli reconditi qualora ve ne fossero (difficile visto la verve esplicita di Marino), di un album di una delle band alle quali sono più legato. Da sempre. Non ho timori o pudori a parafrasare Caio Tito nell'affermare (verba manent....) che Gang da una parte, e Settore Out dall'altra, siano stati i due gruppi ad aver saputo colpirmi maggiormente nel corso degli ultimi trenta e passa anni. Messo in chiaro, per correttezza nei confronti di chi dovesse leggere questa recensione, che qui si pende a favore dei troubadour marchigiani, posso affermare che questo è uno dei punti più alti della discografia dei Gang.

Diversi i motivi che spingono ad un'affermazione che potrebbe apparire impegnativa. Vediamoli allora partendo dall'inizio. A chiamata si ritrovano a rispondere 1611 (!!) "persone/associazioni" che mettono sul piatto del crowdfunding 72.945€ al buio, un anno prima dell'uscita del disco. Mai successo prima in un paese come il nostro, ma anche il segno che qui c'è una fiducia ed una stima che sono il raccolto (Harvest!) di anni di buona e bella semina. secondo aspetto la gestione al tempo della pandemia. Ci si è messo di tutto di più per cercare di ostacolare questo progetto. Disservizi postali, gestione delle registrazioni, e chissà quant'altro. Marino Severini ha raccontato qualcosa nei suoi post, ma sono sicuro che dai racconti davanti ad un bicchiere di vino molto altro potrà venir fuori. Altro punto che mi ha colpito è stato è stato lo spazio, ben due numeri, che, uno dei più importanti magazine italiani, il Buscadero, ha dedicato a questo disco, con una bellissima e lunghissima intervista a Marino fatta da Guido Giazzi, nella quale, è stato spiegato molto del senso di questo lavoro, e di quali fatti, libri abbiano dato vita alle singole canzoni.

Last but not least (ci siamo arrivati, ma volevo imitare Marino scrivendo "sarò breve"), il contenuto di Ritorno al Fuoco, che è l'apogeo di una carriera, che mi auguro ancora lunga e pienea di soddisfazione, per un gruppo in grado di far sgorgare momenti di toccante poesia come in quella perla di Via Modesta Valenti, una ballata tanto legata alla realtà, tanto struggente e toccante. Devo dire che ho un debole per le ballate, ed infatti trovo che siano pezzi di altissimo livello canzoni come Amami, Se Hai Coraggio, (Bella di luce sei quando sorridi Tutta la verità stà nei tuoi baci), A Volte, l'amarissima Concetta. 

Dall'altra parte ci sono i Gang dei pezzi come la spettacolare La Banda Bellini, flashback fulminante di una giovinezza, quella di chi scrive, che all’epoca, 1977 e dintorni, quelle vicende le ha vissute pur se trasversalmente. E poi quel "Scion Scion" che se lo dimentica più....Rojava Libero, Un Treno per Riace, El Pepe, Dago e Azadì sono dei classici del songbook della band. Canzoni forti, di grande impatto, con un forte messaggio, diretto, chiaro, inequivocabile. Una cover come A Pa', scritta da Francesco De Gregori ed apparsa sul suo Scacchi e Tarocchi (1985), è a dire di Marino "Una delle (poche) canzoni perfette" (Buscadero n.440). Se non fosse per un evidente problema temporale avrebbe potuto essere parte del precedente Calibro '77 collocandosi fra le versioni più belle.

Scusa; e il not least? Ci arrivo, ci arrivo. La produzione e i musicisti che hanno preso parte a questo progetto. Jono Manson, una persona di una cultura musicale ed in poossesso di un' educazione e disponibilità che sono difficili da riscontrare. Quello cui mette mano Jono acquisisce un tocco di magnificenza. Il gusto per gli arrangiamenti, l'inserimento di un particolare musicsta per suonare quel determinato passaggio. Doti rare, ed è bello vedere il legame che lega Jono al nostro paese, a tanti nostri artisti, conferendo loro quel tocco che fa assurgere ad una dimensione diversa i loro lavori. I muscisti, una valanga quelli che hanno partecipato alla registrazione di questo disco. Alcuni conosciuti, altri meno o addirittura per nulla, ma tutti senza sbavature, perfettamente incastonati nella partitura musicale loro assegnata.

Siamo al passo finale. Quello che resta dopo aver attecchito e sedementato nel corso di cinque mesi di ascolto è la convinzione già esplicitata che questo disco sia un vero e proprio capolavoro, e che le sensazioni che deposita nei nostri cuori sono quelle di "una grande bellezza" che nel caso dei Gang, per nostra fortuna, continua a perpetuarsi lasciandoci ogni volta felici e meravigliati. La magia non può fermarsi se parli di Marino e Sandro Severini.

 

 

 

 

 

 

Track List

  • La Banda Bellini
  • Via Modesta Valenti
  • Rojava Libero
  • Amami, Se Hai Coraggio
  • Un Treno Per Riace
  • A Volte
  • El Pepe
  • Concetta
  • Dago
  • A Pa`
  • Azadi

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