Acqua santa<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Francesco Di Bella Acqua santa

2025 - La Canzonetta Record

14/02/2025 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Francesco Di Bella#Italiana#Canzone d`autore

Quello che colpisce di Francesco Di Bella è la grazia naturale che possiedono le sue canzoni, che ovviamente invece naturale non è, ma è frutto della maestria sua e di chi lavora con lui. A sette anni da O’Diavolo (2018), che parlava di ciò che potrebbe dividere, e a quasi tre anni dalle rivisitazioni dei suoi successi con tanti amici in Play with Me, il cantautore, ex 24 Grana, torna con l’album Acqua santa, che invece si concentra su ciò che può unire e salvare con uno sforzo collettivo l’umanità “dalle guerre e dalla catastrofe”. Si tratta così di un disco sull’amore, non inteso come innamoramento e “breve parentesi narcisistica”, ma come “amore vero, duraturo, quello in grado di sacrificare una buona parte del proprio ego e di elevare i propri rapporti a qualcosa che va al di là del piacere personale e che possa essere utile agli altri”. Un tema che oggi sembra quasi fuori moda, in un mondo “dominato dall’individualismo” e un argomento presentato anche come politico, come sacrificio, condivisione e carità verso gli altri.

Le otto nuove canzoni di Di Bella, prodotte da Marco Giudici (con cui l’artista ha scritto la musica dei pezzi), sono ancora una volta in napoletano, che nei brani del cantautore è lingua morbida e poetica, come la trama incantata (v. per es. Mmiez’  ‘a via) o suadente delle chitarre acustiche; la musica ha infatti un fascino indie-folk internazionale, un’eleganza nostalgica e struggente, che si palesa in arrangiamenti essenziali, misurati, di una bellezza delicata e sognante e dalla pulizia commovente, che guardano dichiaratamente ad artisti come Andy Shauf, The National, Kevin Morby, Wilco, Damon Albarn e Jason Molina. Si tratta di brani di grande intensità, tra tocchi sapienti, sofisticati ed eloquenti di piano, che talora si fa protagonista assoluto e accorato, archi sobri, o fiati raffinati o sinuosi, e sfumature blueseggianti con bassi seducenti.

L’amore nel disco è declinato in varie forme, per cui si spazia da quello che strega a guardarlo come se l’amata fosse un’altra luna a “L’ammore" che "è ‘na sagliuta appesa / Ca te spezza ‘o core” (“è una salita ripida / Che ti spezza il cuore”, Stella che brucia, con Colapesce), fino all’amore che nel quotidiano si può logorare e portare a non accettare e sopportare più l’altra persona (“Nun me vuò accussì / E ‘o ssai ca’ nun pozzo cagnà / È ‘na vita ca’ vaco sunanno / E che scrivo canzoni”, Non mi vuoi così / E lo sai che non posso cambiare / È una vita che suono in giro / E che scrivo canzoni”, Canzoni). Ma se l’amore è autentico, ci si può ritrovare e si possono superare le difficoltà portate dal tempo che passa, perché d’altronde ci si capisce senza neanche bisogno di parlare (“Nuje simme arrivate cca’ / Pecché ce vulimmo ancora / Pecché ce sapimmo già / Senza parlà”, “Noi siamo arrivati qua / Perché ci vogliamo ancora / Perché ci capiamo già / Senza parlare”, Senza parlare). Non mancano nemmeno l’amore per Napoli nel suo fascino bugiardo e ambiguo, nel singolo Che ‘a fa? con Alice (Triunfo) dei Thru Collected (un brano molto accattivante e orecchiabile che sembra mescolare patchanka, world, blues e quasi urban), e le tempeste della vita in cui bisogna portare pazienza e rimboccarsi le maniche, fino alla nenia sacrale finale, il gioiellino Acqua santa.

Talento e ispirazione per un disco bellissimo. Consigliato.

Track List

  • Che `a fa? feat. Alice
  • Menamme `e mmane
  • Stella che brucia feat. Colapesce
  • Canzoni
  • N`ata luna
  • Mmiez` `a via
  • Senza parla`
  • Acqua santa

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