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• Pop, Rock Internazionale

Coldplay X&y

2005 - Parlophone / EMI

17/06/2005 di Luca Meneghel

#Coldplay #Pop

Dov’è finito quel ragazzo che correva sulla spiaggia, dipingendo tutto di giallo? Dov’è finito quel ragazzo, appena uscito dall’università, che si lamentava legato ad una sedia?
Il tempo passa, veloce, e anche i Coldplay non sono più i ragazzini sbarbatelli di “Parachutes” e un poco più maturi di “A Rush of Blood to the Head”: Chris Martin, leader indiscusso della band, ha sposato Gwineth Paltrow ed ha una bimba con lei, Apple. Il successo planetario dei primi due album ha poi cambiato le prospettive di quei quattro vecchi amici che suonando toglievano tempo prezioso allo studio (ma questo non ha impedito a Martin di laurearsi in greco antico): sono arrivate montagne di soldi, sono arrivate le lodi della critica da ogni dove, sono arrivati i premi, sono arrivate quantità di fans sempre maggiori.
Due aspetti, dopo questa breve premessa, mi sembrano evidenti: il mondo della musica attendeva questo album con ansia crescente, si aspettava una consacrazione definitiva nell’olimpo del pop rock di qualità; per quanto riguarda il gruppo, invece, le eccessive pressioni rischiavano seriamente di compromettere un lavoro cruciale nella loro carriera. Bene, il risultato è qui, si chiama “X&Y” (non i gameti, ma il simbolo delle contraddizioni e delle diverse sfaccettature del mondo), è stato registrato, poi buttato e ri-registrato completamente da capo sotto la supervisione del produttore Danton Supple.
I Coldplay, come dicevo, sono cresciuti tantissimo: il primo risultato della maturazione artistica è che in “X&Y” non troverete pezzi diretti come “Yellow”, “Trouble”, “Clocks” o “In My Place”, ma vi scontrerete con un album dalla digestione più lenta ma, vi assicuro, migliore del passato. Nessuna canzone vi conquisterà al primo ascolto, ma arrivati alla fine sentirete una vocina dentro di voi che vi impone di schiacciare nuovamente play, poi ancora e ancora, sino ad assimilazione completa. Una volta assimilato, quello che avrete tra le mani è un disco davvero valido e brillante, esattamente quello che i Coldplay dovevano fare: Martin scrive sempre d’amore, i toni sono sempre malinconici ma i suoni sono più maturi, compatti, ricchi di sfaccettature che non si mostrano ed esauriscono al primo ascolto. La band suona come non ha mai suonato nei due dischi precedenti: tutti si trovano ad occhi chiusi, l’impasto sonoro e vocale è perfetto come il pop perfetto richiede, le canzoni scivolano via nella loro ricchezza impreziosita da una fase produttiva semplicemente d’applauso. I nuovi Coldplay sono quelli rock melodici di “Square One”, quelli romantici della grande “What If” e “Fix You”, quelli del singolo apripista “Speed of Sound”, quelli semplicemente fantastici di “Swallowed in the Sea”, “X&Y” e della traccia nascosta (non troppo visto che compare come #13 sul lettore), la meno prodotta, la più semplice, ideale chiusura di un viaggio maturo e consapevole.
Che ci piaccia o no i Coldplay sono cresciuti, la solita stampa pronta a demolire il terzo lavoro non può che abbassare i fucili perché di “X&Y” non si può davvero parlare male. Da non sottovalutare, infine, la grande longevità delle tracce contenute nel cd: bello oggi, domani ancora più bello, tra qualche anno un piacere da riascoltare e riscoprire da capo.
E il ragazzino che correva in spiaggia oggi corre su altri lidi, quelli del talento vero.

Track List

  • SQUARE ONE|
  • WHAT IF|
  • WHITE SHADOWS|
  • FIX YOU|
  • TALK|
  • X&Y|
  • SPEED OF SOUND|
  • A MESSAGE|
  • LOW|
  • THE HARDEST PART|
  • SWALLOWED IN THE SEA|
  • TWISTED LOGIC

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