Coldplay Moon Music
2024 - Warner Music Group
Basterebbe ascoltare We Pray, e soprattutto leggere il testo, per capire l'intento del gruppo; certo, fanno musica pop, da ballare e cantare insieme, ma il loro senso di insieme è letterale. Insieme alla band, infatti, cantano Burna Boy, Little Simz, Elyanna e Tini, per esprimere un concetto insieme semplice e profondo: pregare insieme, qualunque sia il destinatario, per costruire un mondo in pace e solidale. "And so we pray / For someone to come and show me the way / And so we pray / For some shelter and some records to play / And so we pray / We’ll be singing Baraye / ‘til nobody’s in need". Il richiamo a Baraye (letteralmente "per amore di", il brano di Shervin Hajipour che l'anno scorso è stato scelto come Miglior canzone per il cambiamento sociale, ed è diventato un inno per le proteste in Iran) non è casuale, e pone il gruppo in una precisa posizione di supporto a quanti stanno vivendo persecuzioni e ingiustizie di ogni genere. La musica, che mescola diversi stili, generi e provenienze, per i Coldplay non divide, anzi, rappresenta il veicolo di unione più potente, come testimonia anche il video recentemente condiviso:
Pop lieve e profondo, ricco di buoni sentimenti, di versi lineari, poco criptici, positivi, con grande spazio alla musica, a volte supportata solo da cori o da rumori della natura, in cui si innesta l'uso dell'elettronica, con ampie aperture sinfoniche, ritmo incalzante e, in qualche brano, ritornelli fatti apposta per essere memorizzati in un nanosecondo e lanciati in coro negli ormai prossimi concerti. Un esempio lampante è Feelslikeimfallinginlove (scritto attaccato...), un inno all'innamoramento "for a lifetime", che può capitare a qualsiasi età, a tutti: auspicio, esperienza e augurio rivolto a ciascuno.
Seppure privo delle novità degli esordi, il disco è zeppo di Good Feelings, come recita il titolo di un altro brano, dal sound decisamente Eighties, tra synth e cori, e ritmo da dance floor, come il danzereccio Aeterna, ma è anche ricco di momenti intimi e versi semplici e toccanti, come in All My Love, una sorta di wedding song, in cui Martin canta, accompagnandosi al piano, e modulando il suo celebre falsetto, "You've got all my love, whether it rains or pours, I'm all yours..."
L'impegno nei confronti dell'ambiente da parte della band non manca nemmeno in questo lavoro - il primo album al mondo pubblicato in LP EcoRecord rPET da 140 grammi, ogni copia contiene nove bottiglie di plastica PET riciclata recuperate dai rifiuti post-consumo - , che farebbe parte, come è stato detto, di una trilogia, iniziata con l'album precedente. Se questo fosse vero, allora il brano One World, che chiude il disco, si candiderebbe quale manifesto dell'intero progetto; qui la voce del front man è quella di tutto il pubblico, mentre, come in un mantra, ripete "Oh, One World...only one world...", su un piano che riecheggia l'intro di Into my arms di Cave, mentre si fa strada la consapevolezza di vivere davvero uniti e di avere solo questo mondo. Perché, "in the end, it's just love", e anche gli uccelli cantano, e anche un arcobaleno ha tutto il diritto di dare il titolo a una canzone che celebra la diversità nell'unità, e il cui titolo, sul disco, è proprio l'icona dell'arcobaleno.
Sarà anche pop, ma, se un disco arriva al cuore del pubblico, trasmettendo buoni sentimenti, allora che sia il benvenuto...