Beatrice Antolini L`AB
2018 - La Tempesta Dischi
Che Beatrice Antolini fosse una delle musiciste più eleganti ed apprezzate del panorama italiano non si scopre oggi. Così come non è un segreto la ricerca continua di uno stile unico nell'ambito italiano. E questa ricerca conduce ad un disco che più internazionale non si potrebbe. Una commistione di pop, synth e new wave che non è molto familiare negli ascoltatori meno attenti del nostro paese. Ed è così che in nove brani, per poco più di mezz'ora di musica, si può passare dai richiami a Bjork a quelli a St. Vincent, riuscendo però a mantenere uno stile personale e indipendente.
L'AB parte da un concetto di Art-pop che però molto rapidamente inizia a vagare tra le sovrastutture che l'autrice crea su ogni brano, spingendo una volta più su suoni cupi e oscuri ( Subba) ed un'altra su toni più teatrali e ritmati ( What you want). Si possono udire richiami a Tori Amos ( Second Life) o alla già citata Bjork ( Subba) senza che però ci si trovarsi davanti a qualcosa di già sentito.
Ma L'AB è anche, se non soprattutto, un disco di temi personali. Beatrice Antolini ci pone davanti temi attuali, discussi e discutibili. I social ( Forget to Be, Second Life) che stanno portando all'alienazione una generazione ( I'm Feeling Lonely) e che spesso ci fanno trovare davanti a un Beautiful Nothing.
Beatrice Antolini ha deciso di mettere sul piatto tutto quello che aveva dentro con questo disco. Anni di esperienza, di lavoro e di ricerca concentrati in nove brani che formano il miglior lavoro della sua carriera. L'AB è un disco che riscuoterà un notevole successo fuori dai nostri confini ma la speranza è che sempre più persone si accorgano che anche il nostro paese è in grado di sfornare artisti di tale livello.