An Early Bird Pitchfolk
2024 - Awal
Iniziato nel 2018, nell’arco narrativo di appena sei anni, grazie a una rispettosa e considerevole attività live che lo ha visto attraversare, in lungo e largo, l’Europa portando la sua musica in ogni anfratto possibile, An Early Bird è riuscito a ricrearsi un piccolo spazio imponendosi con il suo stile folk.
D’altra parte anche dal punto di vista compositivo si è dimostrato abbastanza prolifico, concedendosi l’onere di pubblicare sei album, tra cui Pitchfolk, l’ultimo appena realizzato e che abbiamo il piacere di avere tra le mani, ma soprattutto di ascoltare. Il titolo dell’album vuole essere un ironico gioco di parole che unisce l’amore per il genere folk e la nota webzine musicale fondata nel 1995 (Pitchfork), tra il cercare di essere autentici e quello di adattarsi comunque ai compromessi attuali.
Composto da nove intriganti ballate, il nuovo lavoro del cantautore An Early Bird sviscera, come più volte evidenziato, questa propensione al genere folk nella sua indole tipicamente indie, non tralasciando reminiscenze pop e dream. Contraddistinte da un cantato pulito ed educato e da una purezza melodica, dall’iniziale Roll the Dice, passando da Lucid Dream e Some Good Will Come fino alla conclusiva Watch My Fall, le composizioni risultano coinvolgenti, ben strutturate e, a tratti, venate da un pizzico di malinconia.
Canzoni che trasudano le esperienze del passato con voce e chitarra acustica a dettare i tempi a cui fanno eco il piano di Same Ship, il fischiettio di Remain the Same o l’armonica di Roll the Dice, ma con uno sguardo anche ai tempi moderni come in Quote a Find con la collaborazione di James Walsh (Starsailor) e nella ventata pop della splendida ballata You Kill Me Every Time.
Pitchfolk è l’ennesimo tassello dimostrativo della coerenza artistica del cantautore An Early Bird e del suo percorso musicale.