Jesper Lindell, Scarlet Rivera E Borderlobo

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Jesper Lindell, Scarlet Rivera E Borderlobo Amore che dai Il concerto il 12 gennaio al Teatro Nuovo di Rebbio Como

08/01/2025 di mescalina.it

#Jesper Lindell, Scarlet Rivera E Borderlobo#Rock Internazionale#Songwriting

Domenica 12 gennaio andrà in scena al Teatro Nuovo Rebbio di Como un concerto strepitoso con Jesper Lindell e Scarlet Rivera, accompagnati dai Borderlobo: Andrea Parodi (voce e chitarra), Alex Kid Gariazzo (voce e chitarra della Treves Blues Band), Michele Guaglio (basso e footdrum), Riccardo Maccabruni (voce, piano, organo e fisarmonica), Andrea Paternostro (sax). La special guest e madrina della serata sarà Dori Ghezzi, che incontrerà per la prima volta il parroco di Rebbio Don Giusto Della Valle, la cui opera quotidiana è molto vicina a quella di Don Gallo, punto di riferimento imprescindibile nella vita di Fabrizio De André. Una serata nel segno della musica con le più belle canzoni di De André, Cohen e Dylan per promuovere e veicolare messaggi forti di impegno e solidarietà. Si parlerà di donazione di organi attraverso AIDO, ma anche degli ultimi attraverso l'impegno eroico di Don Giusto che ha aperto la sua parrocchia come dimora per i rifugiati.

Le opere di Dylan, Cohen e Fabrizio sono così ricche di bellezza che la sola idea di partecipare a un incontro dedicato a questi grandissimi artisti mi affascina ed entusiasma. Posso addirittura affermare di aver conosciuto artisticamente Dylan e Cohen prima di De André, e negli anni è stato poi splendido condividere con Fabrizio la passione verso questi due grandi della musica che Fabrizio ha molto amato e, come sappiamo, tradotto. Ho avuto peraltro la fortuna di apprezzare anche umanamente Leonard Cohen avendolo conosciuto e incontrato più volte di persona. Così come avvenuto in tempi più recenti anche con Scarlet, splendida, nuova, compagna di viaggioDori Ghezzi

Dylan è l'uomo che mi ha cambiato la vita, è stato il mio simple twist of fate, un pomeriggio di giugno del 1975 sulla tredicesima strada nel Greenwich Village. Ero arrivata a New York da Chicago con un biglietto di sola andata, sapevo che qualcosa di grande sarebbe accaduto ma non sapevo cosa fino al momento in cui sono entrata in studio di registrazione con lui. Dylan mi ha fatto suonare su tutte le canzoni del disco che stava registrando. Quel disco era Desire e uscì qualche settimana dopo col mio violino, che prese il posto delle chitarre di Eric Clapton che aveva suonato prima di me. Probabilmente a Eric Clapton questo cambiò poco, per me invece fu l'inizio di tutto. Quest'estate ho suonato il mio violino all'Agnata a casa di Fabrizio e Dori e ho cantato con lei Hotel Supramonte in inglese e non vedo l'ora di riabbracciarla!. Scarlet Rivera

Ho suonato al primo compleanno di AIDO e sono felicissimo di poterlo fare ancora. Io sono vivo grazie al trapianto del rene che mi ha donato mio padre. È una serata speciale questa per me e farmi accompagnare da Scarlet al violino è un sogno. Desire di Dylan è uno dei dischi che più ho amato, anche grazie a quel violino. Canterò Dylan, Cohen e anche De André! Ho tradotto Un Malato di Cuore e mi sono immedesimato nel protagonista della storia. La mia ha un lieto fine però, proprio grazie al trapiantoJesper Lindell

In questo momento buio in cui guerre, disumanità ed egoismo gelano i nostri pensieri, abbiamo deciso di scaldarci il cuore con la musica e le parole di Fabrizio De André, Bob Dylan e Leonard Cohen accolti dalle mani grandi di Don Giusto con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De André Onlus. Chi sceglie di donare i propri organi compie un grande gesto d'amore. Un amore che non ha un oggetto, perché non saprà mai a chi ha donato e che riguarda tutta l'umanità. La donazione degli organi è un grande gesto di civiltà, è un amore per l'altro, chiunque esso sia, è un amore per la vita. Io, trapiantato di fegato dal 2021, dico grazie ogni giorno al mio donatore sconosciuto.Sergio Cattaneo (presidente di AIDO e trapiantato)

Dai diamanti non nasce niente e dagli organi di un uomo rinasce la vita per tante persone, come il seme che marcisce per generare alberi e frutti. Ma penso anche a chi dei propri organi in Africa viene derubato e a chi un trapianto salvifico non potrà mai riceverlo. Don Giusto

Domenica 12 gennaio festeggeremo il compleanno di Aido Cantù e, parafrasando il titolo di una canzone di De André, abbiamo chiamato questa serata AMORE CHE DAI, per sottolineare il valore e il significato del dono. Lo faremo con leggerezza, attraverso la musica, cantando le canzoni di De André. Ma lo faremo anche con consapevolezza, verso il significato più profondo delle canzoni di chi ha scelto di raccontare gli ultimi e di chi insieme agli ultimi cammina e lotta ogni giorno. Fabrizio De André aveva Don Gallo, io mi ritengo molto fortunato ad avere Don Giusto. La sua umanità e il suo coraggio sono commoventi e di grande ispirazione. La cosa che mi riesce meglio è costruire ponti e legami, soprattutto tra le persone. Come Scarlet e Dori, Jesper e Scarlet. Sono molto emozionato per l'incontro tra Dori e Don Giusto. Andrea Parodi

JESPER LINDELL e SCARLET RIVERA Corrono più di 40 anni tra la leggendaria violinista americana Scarlet Rivera e l'astro nascente del rock svedese Jesper Lindell. 40 anni azzerati dalla stessa visione della musica nel nome di Bob Dylan e Fabrizio De André. Jesper ha tradotto Un Malato di Cuore di Fabrizio De André, dal capolavoro Non al Denaro Non all'Amore Né al Cielo, ispirato all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master. La canzone uscirà in tutto il mondo il prossimo 10 gennaio col nuovo titolo Once in A Dream all'interno dell'EP Windows Vol.2 che contiene anche una ispirata cover di Sweetheart Like You di Bob Dylan. Jesper presenterà Windows Vol 2. in anteprima in Italia accompagnato da Scarlet Rivera, la violinista che fece perdere la testa a Bob Dylan e che scrisse con lui una delle pagine più belle della storia della musica suonando il violino su Hurricane. Anche Scarlet Rivera omaggerà Fabrizio De André cantando la sua versione di Hotel Supramonte, incisa in inglese con la partecipazione di Dori Ghezzi ai cori. Scarlet e Jesper si accompagneranno a vicenda in una serie di concerti intimi ed esclusivi, pieni di sorprese e con scalette che cambieranno ogni sera, alternando brani propri a rivisitazione di Dylan, De André, Leonard Cohen e Van Morrison.