live report
Vinicio Capossela Che (Sciusten) Feste per Capossela al Carroponte!
Concerto del 14/12/2024
Venti canzoni nel prezzo di una
Alla sera del quattordici
Grande festa del veglione..."
Quanti artisti decidono di passare la sera del proprio compleanno facendo un concerto?
Quanti invece vogliono fare loro un regalo al proprio pubblico, e aprono la porta di casa, per allestire la festa più, intima, folle, immaginifica e umana che possa concepirsi?
Vinicio Capossela appartiene alla specie, rarissima, di artisti generosi, per cui il lavoro è, certo, profitto, sostentamento e affermazione, ma è anche gioia, anzi, Conforto e gioia, da dare a piene mani a chiunque li voglia ricevere, per fare "massa critica" e scivolare attraverso i giorni di festa con un'autentica, piccola, effimera felicità, con un sorriso ingenuo e stupito.
Nella sala Chapiteau delle Meraviglie, il grande tendone allestito vicino al Carroponte di Sesto San Giovanni ("Hinterland is my land!"), il cantautore porta, per qualche giorno - anche il 14 dicembre, il suo compeanno - , Cònciati per le feste, il suo spettacolo itinerante, circense, un freak show, o meglio, una Wunderkammer come non se ne immaginano più, in questo mondo dello spettacolo sempre piu asettico e fondato su algoritmi di deficienza artificiale. Ma Vinicio non è uomo di calcoli; lui costruisce il mondo a immagine e somiglianza dei propri sogni (o ricordi, o entrambi), e lo fa scientemente, con un dispiego di energie strabordante, per celebrare le feste dell'inverno, la Luna piena, il passaggio delle Geminidi ("anche se non so di preciso cosa siano..."), la notte più lunga, il suo compleanno (stasera sono cinquantanove, e non sentirli!), il tempo dei regali, e accenderli di luci, colori, costumi sgargianti, travestimenti, maschere, giocolieri, acrobati, fantasisti, ricchi premi, cotillon, citazioni dai poeti prediletti, da Kerouac a Vincenzo Costantino Cinaski, e pure un trenino umano in pista sulle note di Tico Tico.
Un universo cinematico, quasi burtoniano a tratti, che esorcizza l'idea della morte e della fine mettendo in scena fate, scheletri, animali, santi, ballerine, equilibriste su bottiglie, mangiafuoco, giganti e maghi, per portarci in una zona onirica e bambina, e rievocare l'infanzia, propria (con un omaggio ai suoi genitori) e infine di tutti; del resto, dice, "Il Natale è una scatola dell'immaginazione", e lui sa come sceneggiare le immagini, e farle diventare musica. Il tutto senza una sbavatura, con tempi scenici cronometrici, con un dominio della scena impeccabile, e, quel che più conta, con una resa musicale stratosferica.
Merito di un Capossela in stato di grazia, ispirato e intenso, che non rinuncia a parentesi di puro divertimento (Agita, Angelina / Zooma Zooma, del suo spirito guida Louis Prima, Eh cumpari lo dimostrano), ma che sa trovare le precise parole per fare riflettere sulle nostre contraddizioni, vestendo i panni di un Sante Nicola, che, quietamente, sommessamente, ci ricorda che il Natale è il tempo per pensare agli ultimi di questo mondo: i carcerati ("Il carcere non può essere il buco nero della società"), i rider, gli studenti, "gli unici a prendere mazzate per dire qualche cosa", e che medita sul fatto che "Uno non sa più a che santo votarsi, e poi vota male", e che esistono ancora gli innocenti uccisi dagli Erode moderni ("c'è stata una strage di innocenti 2000 anni fa, ma non è cambiato niente").
E merito di una band coloratissima, versatile, straordinaria nel seguire lo spartito emozionale del suo capobanda: l'imprescindibile Alessandro Stefana alle chitarre, i fiati (Michele Vignali e Achille Succi) che danno respiro a una Christmas card from a hooker in Minneapolis mai tanto intensa, la sezione ritmica sugli scudi (le percussioni di Piero Perelli, il contrabbasso di Andrea Lamacchia) e l'apporto delle magiche tastiere di Teo Ciavarella,"un portatore di doni". Attorno alla band, una pletora di coristi, figuranti tuttofare, e soprattutto il supermago Christopher Wonder, di nome e di fatto, con la funambolica e trasformista artista circense Nadia Addis.
Il nuovo disco - strenna Sciusten Feste N.1965, di cui qui c'è la recensione, è riprodotto integralmente, e vi si aggiungono altri brani in tema, da ...e allora Mambo a Scatà scatà (Scatafascio) e Il tempo dei regali finale, col pubblico in piedi, totalmente partecipe di una festa che, sotto l'apparenza lieve e frivola, rivela una sostanza tecnica e progettuale potente, che ricrea l'atmosfera dei Natale Fuori Orario, protagonisti anche del bel film di Gianfranco Firriolo (qui il racconto di Arianna Marsico). Tanto fumo, ma anche tanto arrosto, insomma. Alla fine se ne esce felicemente conciati per le feste, sazi e soddisfatti, col sorriso stampato sul viso, e anche un po'più desiderosi di vivere questo tempo dei regali, e tutta la vita intera, non con la cinica, svogliata indifferenza degli adulti disincantati, ma con la fresca energia dei bambini che, in prima fila, ridono, si meravigliano e agitano i loro palloncini. Perché bisogna credere che "tornerà l'incanto", nonostante i tempi cupi. E, in questi tempi cupi, non è per niente poco.
Alla fine, caro Vinicio, il regalo l'hai fatto tu a noi. Auguri, e Grazia.
SETLIST
Sopporta con me (Abide with me)
Bianco Natale (White Christmas)
Voodoo Mambo / Mambo italiano / …e allora mambo
Voglio essere come te (I wanna be like you) / Come e più di te
Angelina / Zooma Zooma
Christmas Card from a Hooker in Minneapolis
Santo Nicola è arrivato in città (Santa Claus Is Coming to Town)
Conforto e gioia (God Rest You Merry Gentlemen)
La danza della fata confetto
Marajà
Agita
Campanelle
Happy birthday (a sorpresa)
Sciusten feste
Tico Tico / Che coss'è l'amor
Danke Schoen ((Grazieschoen)
Al veglione
Il friscaletto (Eh cumpari)
Scatà scatà (Scatafascio)
Il tempo dei regali
FOTO DI ROBERTO SASSO
DATE FUTURE: mercoledì 18 dicembre all’Atlantico a Roma, giovedì 19 dicembre al Teatro Verdi a Salerno, sabato 21 dicembre al Teatro Concordia a Venaria Reale (TO), domenica 22 dicembre al Teatro PalaUnical a Mantova. Mercoledì 25 e giovedì 26 dicembre sarà la volta del tradizionale concerto natalizio al Fuori Orario a Taneto di Gattatico (RE). E poi sabato 28 dicembre a La City a Perugia, domenica 29 dicembre a Giulianova (Te) in Piazza Buozzi, martedì 31 dicembre al Capodanno di Rimini in Piazza Malatesta, domenica 9 febbraio allo Studio Foce a Lugano e martedì 11 febbraio al Kaufleuten Zürich di Zurigo.