15 domande a Renato Serafini

15 domande a Renato Serafini


21/08/2024 - News di Music Universe a.c.m.

 

 

In un mondo musicale in continua evoluzione, Renato Serafini si distingue come un artista che ha saputo mantenere viva la passione per la musica, nonostante le sfide e i momenti difficili che la carriera può riservare. Con la sua ultima creazione, il singolo "È bello rivederti", Renato torna alla ribalta, regalando al pubblico una melodia che sa di estate e di nostalgie universali. In questa intervista, ci offre uno sguardo intimo e sincero sul suo percorso artistico, raccontandoci l'ispirazione dietro il nuovo brano, le collaborazioni che lo hanno accompagnato in questo viaggio e le emozioni che prova nel portare la sua musica dal vivo. Con uno stile diretto e genuino, Renato condivide anche i momenti più significativi della sua carriera e i consigli per le nuove generazioni di musicisti. Questo dialogo non è solo un’occasione per conoscere meglio l’artista, ma anche per comprendere la forza che lo spinge a continuare a creare e a emozionare il suo pubblico.

**1. Cosa ti ha ispirato a scrivere il tuo nuovo singolo "È bello rivederti"?**

 

- La passione per la musica è più forte di qualsiasi altra cosa. Dopo anni di stop, ho sentito la necessità di creare un nuovo pezzo.

 

**2. Come è nata la collaborazione con Ernesto Calcagni e il Maestro Roberto Russo per questo brano?**

 

- Con Roberto Russo abbiamo una collaborazione attiva da anni. Ho sempre avuto stima di lui, e devo dire che ci siamo sempre trovati su molte cose. Con Ernesto è stata una nuova piacevole sorpresa, che spero potrà durare nel tempo.

 

**3. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere attraverso "È bello rivederti"?**

 

- Devo dire che non c’è un messaggio specifico, ma "È bello rivederti" vuole incarnare una classica situazione che può davvero accadere a chiunque ☺️.

 

**4. Il tuo nuovo singolo sembra incarnare perfettamente l'atmosfera estiva. Quali sono i tuoi ricordi estivi che ti hanno ispirato nella composizione?**

 

- Io ho bellissimi ricordi estivi nella mia giovinezza, e il fatto di ritrovarsi in un locale con la ragazza “dei tuoi sogni”, penso sia capitato a chiunque.

 

**5. Puoi raccontarci qualche aneddoto interessante o emozionante del tuo attuale tour estivo?**

 

- La cosa più piacevole è stata vedere le persone cantare la nostra canzone subito dopo averla sentita la prima volta… Penso che questa sia la soddisfazione maggiore.

 

**6. Come scegli i brani del tuo repertorio per i concerti dal vivo?**

 

- Un po’ sulla base del luogo dove ti trovi, un po’ sulla base dello stato d’animo che si prova in quel momento.

 

**7. Quali emozioni provi quando esegui dal vivo "È bello rivederti" rispetto ai tuoi successi passati?**

 

- È capitato soltanto un altro mio brano di genere simile a "È bello rivederti", ma ammetto che questa credo che sia la migliore hit che abbiamo creato.

 

**8. Guardando indietro alla tua carriera, quale momento consideri come il più significativo?**

 

- Credo tra i 25 e i 30 anni, in cui ho fatto due album, con due collaborazioni differenti, ai quali sono molto legato.

 

**9. Come è stato firmare il tuo primo contratto discografico con Villa Ricordi sotto la guida di Teddy Reno e Rita Pavone?**

 

- In quel momento mi sembrava un passo da gigante, in un periodo in cui avevo appena iniziato a studiare seriamente canto.

 

**10. Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato durante la tua carriera musicale?**

 

- I "NO". Quelli fanno male, soprattutto quando in alcuni casi senti di aver dato tutto nell’esecuzione di un brano, e ti vedi sbattere la porta in faccia.

 

**11. Come hai superato le delusioni delle audizioni per il Musical Notre Dame de Paris e X Factor?**

 

- Non mi nascondo nel dire che ho pianto. Nella penultima audizione fatta per Notre Dame de Paris, ero così carico e nervoso che, purtroppo, ammetto di non aver fatto un’audizione perfetta, e questo mi ha fatto stare davvero male.

 

**12. Come è cambiato il tuo approccio alla musica tra il tuo primo album "Il Debutto" e il recente singolo?**

 

- Il rapporto con la musica è rimasto lo stesso, ma è cambiato tanto il rapporto con la mia vocalità… Credo di aver cambiato molto il mio modo di cantare rispetto a qualche anno fa.

 

**13. Cosa ti motiva a continuare nel mondo della musica nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso?**

 

- L’amore, la passione, la voglia di emozionarmi e far emozionare. Credo che quella non smetterà mai.

 

**14. Qual è il consiglio più importante che daresti a un giovane artista che cerca di emergere nel mondo della musica oggi?**

 

- Non saprei. Rispetto ad anni fa, anche il modo di approcciare le audizioni è nettamente differente. Se avessi una risposta per loro, probabilmente la utilizzerei anche per me, ma al momento credo di essere ancora acerbo anche io.

 

**15. Cosa possiamo aspettarci da Renato Serafini nel prossimo futuro? Ci sono nuovi progetti in cantiere?**

 

- Sì, abbiamo nuovi progetti in programma, ma direi di lasciarceli per scaramanzia.