Willie Sugarcapps WILLIE SUGARCAPPS
2013 - The Royal Potato Family
Già il nome dice tutto sulla particolarità di questi Willie Sugarcapps, un mix dei nomi di cinque grandi talenti dell’area di New Orleans (Grayson Capps,Will Kimbrough,Anthony Crawford,Savana Lee,Corky Hughes) che decidono di fare un disco che mischia vecchio e nuovo, folk e blues con qualche spruzzata di gospel. Avevano iniziato per divertimento con qualche jam sessions della musica di Levon Helm in alcuni locali dell’Alabama ma visto il risultato eccellente e il buon seguito di pubblico hanno pensato bene di chiudersi nello studio di registrazione di Grayson Capps e con il supporto di Trina Shoemaker (ex compagna dell’autore di A Love Song for Bobby Long) hanno pubblicato questo lavoro di ispirazione un po’ tradizionale, forse deja vu, ma solido e poetico.
Tutti eccellenti polistrumentisti come un vero gruppo di americana, tirano fuori dalle radici della loro terra strumenti come banjo, mandolino ed armonica e li fanno diventare la piattaforma su cui mischiare i vari generi supportandoli molto spesso con dei cori suggestivi.
Il lavoro non ha pezzi che emergono particolarmente ma ogni canzone ha la sua storia, la title track Wilie Sugarcapps sembra un vecchio traditional con il banjo in evidenza e il tipico cantato di Grayson Capps, Mr Lee è un folk blues classico, Oh Colorado è una tipica folk song suggellata dalla voce poetica di Sarah Jane Kelly, Magdalena suona un po’ deja vu con banjo in evidenza, Mud Bottom ci porta in un’atmosfera gospel , Energy sospinta dalla voce di Crawford è quella più energica del lotto ovviamente, Gypsy Train sfiora nella ballata old time, Poison sembra un traditional della Louisiana mentre Up to The Sky che chiude il disco è allegra, suonata molto bene con l’armonica in evidenza.
Sicuramente se uno cerca dei suoni diversi o alternativi, è bene che si rivolga altrove, invece se ci si vuole cullare con delle melodie poetiche, talvolta struggenti immerse in un sound armonico e rilassato, Willie Sugarcapps può fare al caso vostro.
Tutti eccellenti polistrumentisti come un vero gruppo di americana, tirano fuori dalle radici della loro terra strumenti come banjo, mandolino ed armonica e li fanno diventare la piattaforma su cui mischiare i vari generi supportandoli molto spesso con dei cori suggestivi.
Il lavoro non ha pezzi che emergono particolarmente ma ogni canzone ha la sua storia, la title track Wilie Sugarcapps sembra un vecchio traditional con il banjo in evidenza e il tipico cantato di Grayson Capps, Mr Lee è un folk blues classico, Oh Colorado è una tipica folk song suggellata dalla voce poetica di Sarah Jane Kelly, Magdalena suona un po’ deja vu con banjo in evidenza, Mud Bottom ci porta in un’atmosfera gospel , Energy sospinta dalla voce di Crawford è quella più energica del lotto ovviamente, Gypsy Train sfiora nella ballata old time, Poison sembra un traditional della Louisiana mentre Up to The Sky che chiude il disco è allegra, suonata molto bene con l’armonica in evidenza.
Sicuramente se uno cerca dei suoni diversi o alternativi, è bene che si rivolga altrove, invece se ci si vuole cullare con delle melodie poetiche, talvolta struggenti immerse in un sound armonico e rilassato, Willie Sugarcapps può fare al caso vostro.
