
Will Hoge Tiny Little Movies
2020 - Edlo Records
Non bisogna chiedere niente di più, a un professionista del country rock come Hoge; ma quello che ci dona è di grande valore, una gamma di suoni ed emozioni che cambiano ad ogni traccia. Così, una ballata come Even The River Runs Out Of This Town, dal testo diretto e lineare, ha la giusta atmosfera da Desperadoes alla Glenn Ford, sorretta da un dialogo fitto fra una voce rugginosa, un nostalgico riff di acustica e graffi dell'elettrica, su cui si innesta un piano discreto, ma efficace. My Worst, che la segue (entrambe nel cuore del disco: sarà un effetto voluto?), intensifica la sensazione di trovarsi in un clima torrido, denso di rimpianti e speranze, come in certi brani soul degli Stones, da cui mutua anche l'uso delle keyboards e di un coro che comprende anche un breve, ma potente assolo femminile.
La lezione dei grandi è assimilata alla perfezione da Hoge e dalla sua band (alla chitarra Thom Donovan, alla batteria Allen Jones, al basso Christopher Griffiths), a cui si aggiunge il tocco del produttore, vincitore di Grammy Matt Ross-Spang (Jason Isbell, Margo Price, Lori McKenna), che dà un sapiente amalgama a tutte le canzoni, facendo in modo che ciascuna abbia una propria connotazione, ma insieme si inserisca senza soluzioni di continuità nella tracklist; dopo l'energica The Overthrow, infatti, segue l'autobiografica Maybe It's Ok, forse la più "Petty", insieme alla radiofonica The Curse e a Is This All That You Wanted Me For, dal crescendo emozionante; ma non stonano nemmeno il rock bluesaccio Con Man Blues, né la conclusiva All the pretty Horses, che ci riporta, sia nell'uso della voce, sia in quello della chitarra, ai climi del Tennessee.
Un disco ben costruito, sanguigno ed emozionale il giusto, che ci fa viaggiare da fermi, come dobbiamo fare ancora per qualche tempo.