Questo disco potrebbe essere interpretato come l´ennesimo trattato psicologico reso ad un pubblico su larga scala, e invece è un piccolo trattato, partorito in una sola testa, di uno spaccato sociale analizzato dalle rime e non rime di Napo che questa volta affronta tematiche inerenti alle relazioni umane. Le relazioni di personaggi si combattono nelle sue liriche in un modo più astruso, immaginario, immedesimato, così come visto dall´esterno, ma di sicuro queste situazioni appariranno molto familiari alle vostre. Il disco, condito dalla solita dose di "romanzo audio", ormai rappresenta il vero marchio artistico che ha accompagnato gli ultimi lavori degli Uochi Toki.
Come al solito anche l´aspetto musicale, l´elettronica minimale, i synth e i samples, capitanati dal fido compare Rico, non è stato trascurato o reso prodotto esecutivo o ripetitivo; i passaggi musicali appaiono un attimo più estetici (perdonate il termine), elaborati gli accompagnamenti ritmici, la ricerca di basi dal mondo hip hop e chissà quali mondi musicali; tali manipolazioni sonore riescono a raggiungere il cuore e l’anima dell’ascoltatore più distratto, come suggerisce la melodia ´sonica´ e crescente di ´uno straniero in un non-luogo´. E ancora la novità nell´introdurre la sintesi di suoni acustici suonati come la storia di ´ambigue immedesimazioni´, mantenuti tali in paio di pezzi del disco o persi all´interno di questo condensato ritmico, a tratti più pesante e aggressivo.
Gli Uochi Toki oggi si spingono oltre, creando una summa del loro ´scrittoio´, impegnando i brani in storie dal sapore ancora narrativo, per passare in maniera percettiva in un duro e puro situazionismo molto più vicino al precedente Libro Audio, per poi rendere il concept stesso del disco con un sotto insieme di personaggi in cui la fantasia, invettiva prende assolutamente il sopravvento sul tema centrale del disco.
C´è un mago sociale, forse autobiografico, folletti custodi dei non-luoghi, fate immaginarie, creature umane belle, così come antagonisti interlocutori, insignificanti e poveri. Per fare questo il duo ha dovuto allungare i tempi dei brani per un certo verso propedeutici come un romanzo solo che questa volta la il condensato letterario è meno immediato ma più stimolante ed impegnativo.
Il settimo lavoro del duo pare essere riuscito, aggiungendo nuovi elementi gli Uochi Toki hanno sperimentato nuovi territori che però non sappiamo dove porteranno la band; ma questo è il bello di Rico e Napo.