Uochi Toki Il limite valicabile
2015 - La Tempesta/Master Music
Siamo abituati ad etichettare tutto, a dare definizioni e a guardare le cose solo in base ad esse che non abbiamo più voglia di approfondire niente. Tutto questo limita le nostre percezioni di ciò che sentiamo e vediamo, limitando la nostra vita stessa. Ma i limiti in quanto tali possono essere superati: non è un caso dunque che il decimo disco dei Uochi Toki si intitoli Il limite valicabile, un doppio cd che ha come filo conduttore proprio la superabilità dei propri limiti e la voglia di andare oltre.
Il duo formato da Rico e Napo si mette in gioco con due cd che rappresentano le due facce della stessa medaglia: da una parte il rap protagonista del cd 1 chiamato appunto Un disco rap e dall’altra l’elettronica con La fine dell’era della comunicazione, da un lato un fiume in piena di parole che scorrono quasi senza sosta e dall’altro il suono, la riflessione sul silenzio, sulla comunicazione ai giorni nostri. Il tutto unito dal tentativo di indurre l’ascoltatore a riflettere sulla superficialità in cui viviamo, sugli stereotipi di cui ci nutriamo quasi senza rendercene conto, un invito al risveglio e all’andare oltre le semplici apparenze e i luoghi comuni.
Come si sente in Un pezzo rap: non è nuovo, non è sperimentale, non siamo appena usciti, non facciamo nulla di speciale, davvero non è modestia o falsa modestia, è solo che la tua testa e la tua orecchia quando sono atrofizzate sono troppo facili da impressionare.
Il limite valicabile non parla solo di limiti “musicali” legati all’ascolto o al fare musica solo in un certo modo, ma parla anche di limiti che ci accompagnano ogni giorno, come la convivenza con culture diverse che spesso ci porta a difendere la nostra lingua e il nostro dialetto senza volere accettare il mescolio culturale che spesso si vede dalle contaminazioni linguistiche: sei tu che forse hai questa distinzione netta tra chi italiana e chi dialetta, sei tu che dimostri appartenenza e manchi di rispetto a quegli apolidi che ormai sono in maggioranza (Dialectatron Punto VST). O anche il limitarsi a fare critiche rimanendo ancorati ai propri principi: sarà ora di passare ad un’osservazione più avanzata di questo assomiglia a quello, quindi siccome questo è venuto dopo allora è poco originale, anche i commenti sulle somiglianze si somigliano tutti spaventosamente (Una cena).
Un doppio cd in cui rap ed elettronica si fondono, si rincorrono, spesso viaggiano su binari separati per poi ritrovare un punto d’incontro. E di incontri interessanti Il limite valicabile è pieno: si va da Murubutu a Matteo Marson, da Sin/Cos a Zona MC per poi proseguire con Eell Shous, Miike Takeshi e Campidilimoni Tokinawa. Senza dimenticarsi del contributo grafico di Dr.Pira, fumettista che ha curato l’artwork del cd.
Un cd che richiede un grado d’attenzione non indifferente, ma che non può essere ignorato, dedicato a chi ama guardare oltre.