For the Good Times<small></small>
Americana • Bluegrass & Old Time • Country

The Little Willies For the Good Times

2012 - EMI

20/02/2012 di Davide Maestri

#The Little Willies#Americana#Bluegrass & Old Time #Country

La linea dell'orizzonte è quella che si affaccia tra la capitale Nashville e la gloriosa Memphis. Il Tennessee è conosciuto come Volunteer State, soprannome adottato durante la Guerra del 1812 in cui soldati volontari provenienti da questo Stato ebbero un ruolo importante. Questo Stato è famoso musicalmente per il sound che lo attraversa da generazioni, il Country. In For The Good Times i The Little Willies capitanati dalla newyorkese Norah Jones ci portano in un viaggio tra le migliori opere e nuove gradazioni del genere.

La band affonda le sue radici nella famiglia Willies con Lee Alexander al basso, Jim Campilongo alla chitarra, Richard Julian alla chitarra e voce, ed infine Dan Rieser alla batteria. For The Good Times è il secondo disco del sodalizio tra Norah e i Willies dopo l’esordio convincente di sette anni fa. La passione Country della stella yankee trascina in questo album tutta la sua maestria sonora già nota come solista e guida le nuove generazioni verso il Folk. "Le canzoni che mamma ascoltava alla radio e che sono l’unica musica che mi fa sentire a casa" cita in più interviste la cantante e la scelta è interessante e allo stesso coinvolgente.

Jolene di Dolly Parton è il pezzo scelto per le radio per lanciare il disco e ha una forza non solo evocativa ma che risiede anche in un testo ancora forte e attuale. For The Good Times che diventa il titolo dell’album di Kris Kristoferson viene sussurrata regalando nuove vibrazioni. Il tour per il vecchio west continua con Permanently Lonely di Willie Nelson e Wide Open Road di uno dei sovrani del genere, Johnny Cash. In questo lavoro però troviamo pezzi briosi come Tommy Rockwood scritta da Campilongo e Four Owl On The Prowl di Quincy Jones con If You Got The Money I Got The Time di Jim Beck in salsa western.

“Per l'anima non è mai notte” sosteneva il poeta tedesco Angelus Silesius e i The Little Willies lo ricordano con questo disco che riporta alle radici del Country nel nuovo millennio. 

Partiti con un basso profilo, quasi come gente di campagna questo progetto doveva essere il momento di svago musicale per Norah Jones e diviene invece una realtà vigorosa. Ogni membro della The Little Willies ha la sua propria solida identità musicale al di fuori del gruppo, ma insieme sono una potenza. Divisioni semplici, parti uguali, buon tempo e sound fresco e originale nonostante questi brani classici e la loro storia. Un disco che soprattutto negli Stati Uniti risveglia le radici e tocca il cuore nostalgico ma che in Europa può riaccendere nei più giovani un sussulto verso il Folk. La band propone un medley ad effetto che il colore del tempo non sbiadisce ma investe di una luce nuova.

 

Track List

  • I Worship You
  • Remember Me
  • Diesel Smoke, Dangerous Curves
  • Lovesick Blues
  • Tommy Rockwood
  • Fist City
  • Permanently Lonely
  • Foul Owl On The Prowl
  • Wide Open Road
  • For The Good Times
  • If You’ve Got The Money I’ve Got The Time
  • Jolene

Articoli Collegati

The Little Willies

The little willies

Recensione di Christian Verzeletti