Songs Of A Lost World <small></small>
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The Cure Songs Of A Lost World

2024 - Lost / Polydor / Capitol

01/11/2024 di Gianluca Crugnola

#The Cure#Rock Internazionale#Rock #The Cure #Robert Smith #darkwave #dark

Sedici lunghissimi anni, un’infinità di rumors, fake, annunci e smentite prima del ritorno ufficiale della creatura plasmata da Robert Smith, The Cure, l’incarnazione artistica di una vita sensibile, ricettiva. 4:13 Dream (2008) l’ultimo atto della band in studio prima di un silenzio quasi definitivo, stoppato anno dopo anno dalle continue esibizioni live, sempre qualitativamente ed emotivamente di livello più che eccellente. 

I primi indizi concreti di un imminente uscita si hanno durante l’ultimo tour europeo iniziato nel 2022 e transitano anche per l’Italia, dove i Cure regalano ben quattro date, quattro spettacoli che richiamano i fedeli a raccolta, questa volta con diverse novità da suonare. I concerti del Shows Of The Lost World infatti presentano alcuni brani inediti, partendo dall’opener prescelta per la leg, Alone. Le differenti date svelano nuovi brani che lasciano in modo inequivocabile intendere la pubblicazione imminente del nuovo lavoro, e anche il nome suggerito dal tour non lascia spazio a ripensamenti.

Songs Of The Lost World ha un processo di gestazione esteso e, nonostante i tanti brani svelati, arriva nei negozi solo dopo il tour mondiale, a due anni dalle prime rivelazioni ufficiose. Primo novembre 2024, non una data qualsiasi, non un periodo qualunque per chi ha familiarità con il tenebroso, lugubre mondo The Cure.
Una magnificenza oscura, tragica attraversa tutto il quattordicesimo tassello di un mosaico immaginario; Smith viene colpito in fase di scrittura da lutti e tristi presagi che trasporta nei testi, nelle sue creazioni. Sofferenza, perdita, ogni traccia immerge l’ascoltatore nel suo viaggio, rivelando il dolore e l’introspezione che sono arrivati con ogni minuziosa riscrittura.

Il disco si apre come la tournée con la funebre, viscerale marcia di Alone, brano che sintetizza il classico sound Cure e primo singolo lanciato come antipasto. Il prosieguo dell’opera è un’esperienza straziante ma catartica, la vulnerabile ricerca di un uomo a confronto con la propria naturale mortalità. 
Un percorso epico, degno dei migliori capitoli in carriera; il mondo perduto che queste otto canzoni raffigurano rappresenta l’adolescenza svanita, l’innocenza dimenticata, tutte argomentazioni assolutamente personali, prodotte e arrangiate in maniera profonda, morbida. Un pacchetto di canzoni coese, raffinate, la colonna sonora di una vita malinconica, tetra, che si apre con Alone e prosegue dolcemente con And Nothing Is Forever e con il gelo del secondo singolo presentato in anteprima, A Fragile Thing
La successiva Warsong è forse la gemma dell’opera, un brano che mancava da tempo nella discografia Cure. Drone:Nodrone funge da boccata d’ossigeno dopo l’apnea emotiva negli abissi di Smith e prepara alla solenne marcia funebre I Can Never Say Goodbye, l’intimo saluto al suo fratello maggiore, Richard. All I Ever Am e gli epici dieci minuti di Endsong sigillano l’album.

Songs Of A Lost World segna il ritorno alla bellezza, allo splendore caratteristico The Cure.

 

 

 

Track List

  • Alone
  • And Nothing Is Forever
  • A Fragile Thing
  • Warsong
  • Drone: Nodrone
  • I Can Never Say Goodbye
  • All I Ever Am
  • Endsong

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