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Rock Internazionale • Rock

The Black Crowes 1972

2022 - Silver Arrow Records

17/05/2022 di Marcello Matranga

#The Black Crowes#Rock Internazionale#Rock

Conoscere le proprie radici è un'esercizio culturale che suona distonico al giorno d'oggi in molti campi. Non parliamo poi della storia e della politica, divenuti, in base a quanto leggo o ascolto fuoriscire dalle dissertazioni di alcuni, argomenti degni di barzellette che non susciterebbero ilarità neanche a pagamento tanto sono sconfortanti nel loro abisso di ignoranza ed arroganza. Lo stesso vale per la musica dove albergano personaggi che senza alcun pudore si lanciano in affermazioni in grado di provocare l'orticaria. Fortunatamente ci sono anche decine di musicisti che hanno capacità e cognizione di causa per volersi cimentare con prove che potrebbero apparire improbe per molti. E' il caso dei Black Crowes che hanno scelto di rivolgersi a quelle, o parte di esse, che considerano essere le radici di cui sopra.

Il 1972 è stato un momento di spartiacque, alcune delle più grandi canzoni rock’n’roll mai fatte uscirono da quell’anno. Per riunire la nostra band in studio, doveva essere una celebrazione del rock’n’roll. Questo disco parla di amore e devozione a qualcosa che ci fa stare bene. Speriamo che faccia sentire lo stesso i fan di tutto il mondo". Queste le parole usate da Chris Robinson per spiegare le ragioni percui i Black Crowes escano con un mini CD che riprende e rivisita sei delle canzoni che cinquant'anni fa segnarono in maniera importante quel periodo

Pare quindi pertinente la scelta dei brani, mentre sarebbe interessante capire perchè limitarsi a sei e non più. Se alcuni pezzi non destano sorprese, Rocks Off dei Rolling Stones, The Slider dei T-Rex di Marc Bolan ne sono la perfetta esemplificazione che qui non siamo solo al Bignami, ma andiamo ben oltre con interpretazioni ruggenti e scoppiettanti, sorprende, e non poco, la stupenda resa di You Wear It Well di Rod Stewart, a mio avviso superiore all'originale. 

Easy To Slip ha una verve sconosciuta nei Little Feat risultando molto interessante. Al pari della versione di Stewart, risulta essere ottima una Moonage Daydream, pescata dal songbook di David Bowie, frizzante e con un tasso adrenalitico esaltante, lontana dalla versione originale che viaggiava su tempi decisamente diversi, oltre ad essere priva della sfrontata sguaiatezza che caratterizza questa versione dei Black Crowes. Papa Was a Rolling Stone dei Temptations è fantastica, mischiando umori R&B con il Rock. Il risultato è un'apoteosi fatta di eccitazione e frenesia che esplode dopo l'intro. Qui emerge l'anima che più amo dei Black Crowes, quella che ha portato a perderci in lavori come The Southern Harmonyand Musical Companion. 

Non solo un'operazione nostalgica o ruffiana come si potrebbe anche pensare, ma  un'opportunità straordinaria di rivisitare canzoni senza tempo, fondendo passato e presente, consegnadoci una fotografia formidabile dello stato di una band che ancora ha da dire. e non solo ai suoi fans.

 

 

 

Track List

  • Rocks Off
  • The Silver
  • You Wear It Well
  • Easy To Slip
  • Moonage Daydream
  • Papa Was A Rollin` Stone

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