Ricky Skaggs Country Hits Bluegrass Style
2011 - Skaggs Family Records
Entrerà a nella Hot Band di Emmylou Harris e ciò gli procurerà la notorietà che accelererà una remunerata carriera solista con dischi country di stimabile livello; rammento con piacere un ottimo Live in London del 1985 che suona fresco ancor’oggi, ma degni di citazione sono anche i valevoli Highway & Heartachese Don’t Cheat Our Hometoewn; un altro album dell’epoca che vi consiglio e Skaggs & Rice (1980) in coppia con Tony Rice, un perfetto esempio di recupero del patrimonio musicale pre-grass della più genuina tradizione domestica del gospel e della ballata. Nel corso della sua carriera ha collaborato con un mare di gente (da Elvis Costello a Bruce Hornsby, da Guy Clark a Dolly Parton a Johnny Cash ecc.) e suonato in tanti di quei dischi che probabilmente ha perso anche lui il conto. Ha una sua band, i Kentucky Thunder, con cui ha dispensato dischi come il fenomenale Bluegrass Rules!, (un cd ricco di compattezza e ricchezza acustica come pochi altri) e il lodevole Brand New Strings e il bel Live From Charleston Music Hall. Da non scordare è anche The Three Pickers con Doc Watson e Earl Scruggs.
Lo scorso anno ha editato Mosaic, un album quieto, riflessivo e spirituale… dove viene favorita la ballata interiore, ma un po’ troppo autoindulgente per i miei gusti; Ricky Skaggs con questo nuovo lavoro ripiglia in mano le redini della dinamicità grass, e lo fa con la consueta abilità; attorniato da strumentisti di classe superiore ci lancia sul piatto brani esemplari e stimolanti; prendete per esempio la splendida Honey (open That Door): ci trovate dentro apparenze swing e un boogiepiano su cui veleggiano tutti gli altri strumenti a corde; la vivacità briosa del violino di Cajun Moon, i romanticismi country di ballads come I Don’t Care e la gradevole Crying My Heart Out Over You, i dinamismi fluttuanti della corroborante He Was On To Something. Tutte canzoni eseguite con eleganza millimetrica, ma con padronanza degli strumenti e dello stile insuperabile.
Tra le altre songs vi segnaliamo Highway 40 Blues con bei solo di mandolino,banjo e guitar; una Uncle Pean che è un piccolo fuoco d’artificio grass style; l’appassionante Lovin’ Oney Me vale da sola il disco: è uno di quei pezzi da smanettare a tutto volume, capace di eccitare ed infervorare, con assoli & breaks e un “tiro” inebriante da togliere il fiato.
Country Boy la conosciamo tutti, da Albert Lee in poi l’hanno fatta in mille, spettacolare versione bruciante, con accordi fulminei da venti dita per mano mentre la frizzante Don’t Get Above Your Raising (Lester Flatt / Earl Scruggs) è un luminoso omaggio ai precursori del bluegrass, cover sfavillante con una rivisitazione che stuzzica ed è piena di vita.