Riccardo Tesi La giusta distanza
2023 - Visage music / Pirames
Alle percussioni c'è Francesco Savoretti, che coniuga venature etniche (si ascolti Citrustango o Couscous e fasol, che vede la presenza anche di Ziad Trabelsi alla chitarra e Massimo Tagliata al piano) con un uso sapiente dei tamburi a cornice, come nella trascinante Tindari. Alla chitarra dà il proprio contributo Vieri Sturlini, che sa restituire tutto il gusto dell'improvvisazione, senza mai discostarsi dalla sapienza tecnica, ma aggiungendo una cifra espressiva molto intensa, che si tratti del mandolino o della classica, dell'elettrica o dell'acustica. Ciò emerge, ad esempio, in Cicciabomba, in cui il canto (ché di questo si deve parlare, per Tesi) dell'organetto viene sostenuto da chitarre sempre efficaci e dall'ausilio di altri artisti come Andrea Salvadori, Vincent Boniface, Francesco Giusta. Infine, c'è il contrabbasso di Mirco Capecchi, componente di Banditaliana, Bella Ciao e altri ensemble, col quale si percepisce l'affiatamento di Tesi, ad esempio, nella sinuosa, orientaleggiante, Bucarest, in cui suonano anche Giuseppe Tropeano e Marco Ambrosini.
Si diceva di canto per l'organetto; ma il canto umano è presente, nel disco, a donare ulteriori colori alla tavolozza. La struggente Ballata di una madre, di Eugenio Bennato, che ricorda nella tonalità l'intramontabile O que sera di Chico Buarque, è interpretata con grande pathos dalla vibrante voce di Ginevra di Marco, mentre un'altra musicista e cantautrice di grande valore, Maria Giua Pierantoni, regala il testo e la freschezza di una lettera d'amore in Mex Moon.
Massimo Donno è invece autore e interprete delle parole che entrano in perfetta sinergia con la musica, dall'incedere di litania alla C.S.I., di Sotto la cenere, in cui Eleonora Pascarelli si esprime in un controcanto efficacissimo, mentre Tesi adotta una forma quasi percussiva per la linea melodica del suo strumento.
Ben venga maggio...ma anche aprile: è dedicata al mese della primavera Valzer d'aprile, delicatissima melodia senza tempo, eterea e incantata, che richiama l'indimenticata La valse a Pierre, tratta dall'album Cameristico, di ormai dieci anni fa. Segno che il percorso di Tesi è compatto, coerente, e sa rinnovarsi, mantenendosi fedele alle proprie ispirazioni.