Numen<small></small>
Italiana • Canzone d`autore • alternative

Pieralberto Valli Numen

2019 - Ribèss Records/Audioglobe

08/11/2019 di Barbara Bottoli

#Pieralberto Valli#Italiana#Canzone d`autore #Songwriter #Alternative rock #Elettronica

Entrare in contatto con album come Numen di Pieralberto Valli può essere un'esperienza che trascende l'ascolto dei brani, infatti la realtà viene annullata, insieme alle proprie conoscenze, trasformando le sensazioni in una costruzione interiore che riesce a oltrepassare i limiti materiali, come nell'immagine del disco stesso: si inizia essendo una figura per poi svolgersi in un'incorporeità sensoriale, capace di captare coi sensi allertati suoni e parole. Difficile spiegare come un brano possa porre l'ascoltatore al di fuori del tempo e dello spazio, immergendolo in una sorta di nube che sovrasta un monte con alberi, coperto da una foschia di vapori che, contemporaneamente, osserva l'uomo incappucciato tra la natura e che è, insieme, atmosfera terrestre; durante l'intero ascolto si viene trasformati da corpo fisico a corpo eterico, da osservato ad osservante, come se i suoni entrassero in chi ascolta, uscendone mutati. Pieralberto Valli da piccola figura si smaterializza divenendo captabile coi cinque sensi contemporaneamente, come un vapore umido che si vede, si sente anche sulla pelle, penetrandola, in una danza sensuale che sfiora l'erotismo dello spirito in brani come Profumo, Allagami o come la voce sulla schiena “da vertebra a vertebra”.

   Numen esce a due anni di distanza da Atlas, e nasce in seguito alla commissione allo stesso Valli di una parte dello spettacolo Le visioni di Zosimo ossia uno studio corale sul senso del sacro e sulla figura del padre; il cantautore suona pianoforte e chitarra, opta per un’elettronica sviluppata da suoni e rumori ambientali, e con Franco Naddei, decidono per la registrazione della voce in una sola take per mantenere l’intensità, scelta che rivela e svela l’umanità imperfetta che, durante l’ascolto, si apprezza sempre di più. Tra digitale ed analogico, l’album non fa porre l’attenzione sulla tecnica perché la pienezza dei brani è immersiva, ogni elemento appare sfaccettato, capace di trasformare l’ascoltatore da figura a Anima per poi ricomporsi in altro, eloquente è la scelta delle immagini scelte per le copertine. La cupezza poetica e suoni non invasivi, la quantità di informazioni che Valli riesce a fornire, rendono Numen uno dei lavori più densi, completi che si possano ascoltare, e la scelta enigmatica delle figure offre una chiave di lettura sempre diversa, che permette all’ascoltatore una fusione inconscia con gli elementi presenti, oltre che assolutamente persomale. Tante sono le ipotesi che si possono fare, iniziando dalla scelta di dividere Numen in tre cd da cinque brani, partendo dal significato del titolo come potenza divina, infatti i due numeri potrebbero essere interpretati con la Kabbalah, col cristianesimo o con la numerologia, infatti Valli si muove senza difficoltà tra la spiritualità e la simbologia, ma in ogni caso si potrebbero sintetizzare queste cifre come una spinta alla ricerca, utilizzando i sensi e l' unicità che include la perfezione di ciascuno, attraverso la Vita.

   L’artista avvolge l’ascoltatore, del quale si impossessa coi suoni ed entra in confidenza con l’uso del “tu”, in un mondo gotico romantico carnale composto da figure enigmatiche e misteri eleusini tornando al principio platonico da cui siamo discesi. Significative le scelte di Salomè e Otello, mentre la prima sembra rivivere in una danza funerea di duplice lettura, rivedendola sia come ispiratrice di arti che di coraggio, Otello ripropone la relatività tra significato e significante, in una messa in discussione continua che rende arbitrario il termine di Numen. Le luce e le ombre, la Vita e l’Universo, l’Istinto e la Saggezza vengono resi indispensabili nella ricerca di Pieralberto Valli, nei tre album che sembrano rappresentare il Ghimel come rotazione per dirigersi verso di Sè; l’autore richiede attenzione, apertura alla scoperta donando il proprio sapere, sfamando le Anime desiderose, ponendosi come cercatore, capace di sfruttare al meglio le proprie risorse e potenzialità, ponendo l’accento sulla differenza come ricchezza, sui suoni come atmosfera e la voce come guida.

Track List

  • Non fare tardi
  • Profumo
  • Moltiplica
  • Tutto ciò che so
  • Dimenticare
  • Eleusi
  • Salomè
  • La peste
  • Vado verso di me
  • Colui che mi porta
  • Allagami
  • Il lontano di me
  • Unisci i punti
  • Eppur si muore
  • Otello

Articoli Collegati

Pieralberto Valli

Intervista 11/11/2019

Recensione di Barbara Bottoli