Pieralberto Valli Numen
2019 - Ribèss Records/Audioglobe
#Pieralberto Valli#Italiana#Canzone d`autore #Songwriter #Alternative rock #Elettronica
Numen esce a due anni di distanza da Atlas, e nasce in seguito alla commissione allo stesso Valli di una parte dello spettacolo Le visioni di Zosimo ossia uno studio corale sul senso del sacro e sulla figura del padre; il cantautore suona pianoforte e chitarra, opta per un’elettronica sviluppata da suoni e rumori ambientali, e con Franco Naddei, decidono per la registrazione della voce in una sola take per mantenere l’intensità, scelta che rivela e svela l’umanità imperfetta che, durante l’ascolto, si apprezza sempre di più. Tra digitale ed analogico, l’album non fa porre l’attenzione sulla tecnica perché la pienezza dei brani è immersiva, ogni elemento appare sfaccettato, capace di trasformare l’ascoltatore da figura a Anima per poi ricomporsi in altro, eloquente è la scelta delle immagini scelte per le copertine. La cupezza poetica e suoni non invasivi, la quantità di informazioni che Valli riesce a fornire, rendono Numen uno dei lavori più densi, completi che si possano ascoltare, e la scelta enigmatica delle figure offre una chiave di lettura sempre diversa, che permette all’ascoltatore una fusione inconscia con gli elementi presenti, oltre che assolutamente persomale. Tante sono le ipotesi che si possono fare, iniziando dalla scelta di dividere Numen in tre cd da cinque brani, partendo dal significato del titolo come potenza divina, infatti i due numeri potrebbero essere interpretati con la Kabbalah, col cristianesimo o con la numerologia, infatti Valli si muove senza difficoltà tra la spiritualità e la simbologia, ma in ogni caso si potrebbero sintetizzare queste cifre come una spinta alla ricerca, utilizzando i sensi e l' unicità che include la perfezione di ciascuno, attraverso la Vita.
L’artista avvolge l’ascoltatore, del quale si impossessa coi suoni ed entra in confidenza con l’uso del “tu”, in un mondo gotico romantico carnale composto da figure enigmatiche e misteri eleusini tornando al principio platonico da cui siamo discesi. Significative le scelte di Salomè e Otello, mentre la prima sembra rivivere in una danza funerea di duplice lettura, rivedendola sia come ispiratrice di arti che di coraggio, Otello ripropone la relatività tra significato e significante, in una messa in discussione continua che rende arbitrario il termine di Numen. Le luce e le ombre, la Vita e l’Universo, l’Istinto e la Saggezza vengono resi indispensabili nella ricerca di Pieralberto Valli, nei tre album che sembrano rappresentare il Ghimel come rotazione per dirigersi verso di Sè; l’autore richiede attenzione, apertura alla scoperta donando il proprio sapere, sfamando le Anime desiderose, ponendosi come cercatore, capace di sfruttare al meglio le proprie risorse e potenzialità, ponendo l’accento sulla differenza come ricchezza, sui suoni come atmosfera e la voce come guida.