Missincat Wirewalker
2015 - Revolver/Audioglobe
Come il funambolo decantato nel titolo, in questo suo terzo disco Caterina Barbieri si mette alla prova superando i limiti ben evidenti di Wow, in cui venivano semplicemente ripetuti gli arrangiamenti del primo disco senza aggiungere nulla di nuovo alle canzoni, e consegnando dieci brani all’apparenza scarni, ma che si arricchiscono strada facendo grazie al suono degli archi e al pianoforte e in generale grazie alla produzione di Johannes Saal e Berend Intelmann che hanno reso Wirewalker un disco dal suono più maturo e più fluido nell’ascolto.
L’altro elemento che contraddistingue Wirewalker rispetto ai dischi precedenti riguarda l’uso della voce: se nei primi due dischi il modo di cantare era omogeneo, qui si sente un cambiamento, un uso differente della timbrica che rende il suono della voce di Missincat più da adulta: ne sono un esempio canzoni come All I needed, Wolf in a sheepskin, Daylight.
Wirewalker presenta i due volti dell’anima di Missincat: quella più solare caratterizzata da canzoni come il singolo Pirates, Ten Lines e Don’t let her, e quella più cupa che regala momenti intensi come la bellissima Star, Bitter e Stay. Due lati della stessa medaglia che rendono Wirewalker un disco di piacevole ascolto in grado di tenerci compagnia sia nelle splendide giornate di sole che nelle malinconiche sere invernali.