Mezzala Irrequieto
2015 - The Prisoner Records / Believe Digital
Se Mezzala ci ha messo la sua voce e la sua penna, gli arrangiamenti sono stati affidati a Tristan Martinelli e Ivan Antonio Rossi (Zen Circus, Virginiana Miller, Bachi da Pietra) che hanno realizzato il desiderio del cantautore ligure di avere dei suoni che lo rappresentassero al meglio e che riprendessero la sua idea primaria: fare un disco come quelli del passato. Non è un caso, dunque, se ascoltando canzoni come Le tue paure, La classifica, A chi non vuol giocare avrete l’impressione di essere stati trasportati nel passato.
Un caso a parte rappresenta invece Chissà, canzone con richiami africaneggianti e dalla metrica completamente diversa rispetto alle altre. In Chissà sentirete anche la voce di Zibba che dice a Mezzala una di quelle frasi che molti forse si sono sentiti ripetere molte volte: “caro Mezzala hai del talento, scrivi in modo originale e profondo, il tuo è un pop intelligente, mi ricorda molto il mondo di quei cantautori romani, fai piacevoli canzoni ma non basta no no no, si tratta purtroppo di musica molto difficile da collocare, le radio non ti passerebbero (ora siam sui talent), ma tienimi sempre e comunque aggiornato, ascolto molto volentieri: hai un bel mondo”.
Se Irrequieto resterà fuori dai grandi circuiti non lo sappiamo, di sicuro è un disco che si farà accogliere piacevolmente sia dai nostalgici dei suoni dei cantautori degli anni Settanta, sia da chi quegli anni non li ha vissuti, ma ama un cantautorato fresco, senza troppe lagne e chitarre scordate.