Irrequieto<small></small>
Italiana • Canzone d`autore • pop

Mezzala Irrequieto

2015 - The Prisoner Records / Believe Digital

10/11/2015 di Veronica Eracleo

#Mezzala#Italiana#Canzone d`autore

A dispetto del titolo, Irrequieto, il secondo capitolo della carriera di Mezzala giunge alle nostre orecchie con limpidezza, con una leggerezza nei suoni che rende piacevole l’ascolto dei dodici brani. Messo un punto al lavoro precedente, questa volta il cantautore genovese si è affidato al suo istinto e al suo gusto personale creando un disco dal suono retrò, con nelle orecchie e nel cuore la volontà di riprendere il filone dei cantautori italiani anni Settanta. Il risultato è un disco pop che strizza l’occhio a grandi cantautori come Lucio Dalla, Ivan Graziani, Eugenio Finardi, Alberto Fortis e Lucio Battisti, e che scorre liscio dall’inizio alla fine.

Se Mezzala ci ha messo la sua voce e la sua penna, gli arrangiamenti sono stati affidati a Tristan Martinelli e Ivan Antonio Rossi (Zen Circus, Virginiana Miller, Bachi da Pietra) che hanno realizzato il desiderio del cantautore ligure di avere dei suoni che lo rappresentassero al meglio e che riprendessero la sua idea primaria: fare un disco come quelli del passato. Non è un caso, dunque, se ascoltando canzoni come Le tue paure, La classifica, A chi non vuol giocare avrete l’impressione di essere stati trasportati nel passato.

Un caso a parte rappresenta invece Chissà, canzone con richiami africaneggianti e dalla metrica completamente diversa rispetto alle altre. In Chissà sentirete anche la voce di Zibba che dice a Mezzala una di quelle frasi che molti forse si sono sentiti ripetere molte volte: “caro Mezzala hai del talento, scrivi in modo originale e profondo, il tuo è un pop intelligente, mi ricorda molto il mondo di quei cantautori romani, fai piacevoli canzoni ma non basta no no no, si tratta purtroppo di musica molto difficile da collocare, le radio non ti passerebbero (ora siam sui talent), ma tienimi sempre e comunque aggiornato, ascolto molto volentieri: hai un bel mondo”.

Se Irrequieto resterà fuori dai grandi circuiti non lo sappiamo, di sicuro è un disco che si farà accogliere piacevolmente sia dai nostalgici dei suoni dei cantautori degli anni Settanta, sia da chi quegli anni non li ha vissuti, ma ama un cantautorato fresco, senza troppe lagne e chitarre scordate.

Track List

  • LE TUE PAURE
  • MI LASCIO TRASPORTARE
  • BIODEGRADABILE
  • CAPITOLI PRIMI
  • SEI L`UNICA FERITA
  • LA CLASSIFICA
  • A CHI NON VUOL GIOCARE
  • SE MI ACCONTENTASSI
  • ANCORA UN PO` BENE
  • CONSTATAZIONE AMICHEVOLE
  • FINO A LIVERPOOL
  • CHISSA`

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