Madredeus Movimento
2001 - EMI / VALENTIM DE CARVALHO MUSICA LDA.
Sono passati più di quindici anni da quando Pedro Ayres e Rodrigo Leao diedero consistenza al loro sogno e i Madredeus sono cresciuti attraverso dolorosi cambi di formazione,passando per il successo di "Ainda" grazie a "Lisbon Story" di Wim Wenders, ma la loro essenza è rimasta intatta e precisa.
Anche in questo “Movimento” è Teresa Salgueiro, ormai assunta a ruolo di icona nazionale in patria al pari di Amanda Rodriguez, a dispiegare con la sua voce le trame di ogni brano.
Il fado e la saudade, cantati rigorosamente in portoghese, rimangono il marchio inconfondibile del gruppo, ma i Madredeus hanno ormai una capacità tale da creare suggestioni che risultano comuni e immacolate anche a chi in Portogallo non ha mai messo nemmeno piede. Forse è l’amore profondo che nutro per questa terra o forse che ormai sono entrato in simbiosi con questa musica, sta di fatto che “Movimento” è una raccolta di canzoni che schiudono i tremori silenziosi di una cattedrale (Ecos na Catedral”), camminano per i villaggi dell’Andalusia per poi affacciarsi sulle dimensioni infinite dell’oceano (“Vozes no Mar”).
Come sia possibile creare emozioni così vaste solo con due chitarre classiche (Pedro Ayres Magalhaes, Josè Peixoto), un basso acustico (Fernando Jùdice) e qualche tocco di sintetizzatore (Carlos Maria Trindade) è la conferma che l’essenzialità è la vera natura della musica. E i Madredeus si accostano ad essa con una riverenza quasi religiosa: questo nuovo disco si muove su piccoli movimenti interiori che salgono lentamente proprio come le figure umane tratteggiate nella confezione.
Le sedici canzoni sono costruite con un’alchimia tale che invita all’inchino silenzioso più che all’applauso; a volte è il lieve pizzicchio della chitarra classica, più spesso la voce soave di Teresa ad innalzare lo sguardo verso sospiri che lasciano l’anima tremante (“Palpitacao”). L’iniziale “Anseio” tenta di afferrare insoddisfazioni interiori mettendo in risalto le sottili scivolate delle dita sulla chitarra e il lieve anelito del synth: “ l’ansia / di avere / una visione finale / della società umana / mi fa vagare / tra sicure illusioni / di verità / Lo confesso / sento / una mancanza di sensibilità / e chiedo / di essere esaudito / con una canzone”.
Da meditare a lungo e assimilare in solitudine.
MADREDEUS DISCOGRAFIA:
EXISTIR
1985, BLUE NOTE RECORDS
OS DIAS DA MADREDEUS
1987, BLUE NOTE RECORDS
LISBON
1991, BLUE NOTE RECORDS
O ESPIRITO DA PAZ
1995, BLUE NOTE RECORDS
AINDA
1996, BLUE NOTE RECORDS
O PARAISO
1998, BLUE NOTE RECORDS
O PORTO
1999, BLUE NOTE RECORDS
ANTOLOGIA
2000, METRO BLUE
MOVIMENTO
2001, EMI / VALENTIM DE CARVALHO MUSICA LDA.