Zero<small></small>
Emergenti • Songwriting

Luca Salmaso Zero

2018 - Autoprodotto

27/09/2018 di Barbara Bottoli

#Luca Salmaso#Emergenti#Songwriting

Zero è l'album di (ri)partenza di Luca Salmaso, cantautore, compositore, autore milanese che dopo l’esperienza con La Sindrome, intraprende diversi progetti e, soprattutto, vive. Sogni infranti, desideri inespressi, incubi tramandati dal passato che costellano il presente, fughe, benzodiazepine, difficoltà e tutto il resto è ... vita; Luca Salmaso ci accompagna nella sua esistenza, senza scudi, denudato dalla sofferenza, ma ancora pieno di desideri. Zero, sotto il segno più classico del pop cantautorale, con qualche sapore rock, con testi tra il racconto personale e la fantasia, spesso si perde in una identità non chiara, mentre sembra chiara quella di Luca Salmaso, quella di uno che sa.

Ombre potrebbe iniziare l'album, ma l'autore lascia molta libertà all'ascoltatore, come a dimostrare di conoscerne il valore, ma questa traccia di violenza psicologica che resta e segna il bambino che è stato, viene combattuta anche musicalmente, dando un eccessivo spazio a questa sorta di battaglia robotico-elettronica per fare “a pezzi il tuo volto con la mia brina”, spazio necessario per simboleggiare la fatica dell’abbattimento del “nemico”, ma che nei primi ascolti risulta infinito, ma forse senza fine è la conseguenza del trauma. Un percorso di vita, di Direzioni opposte tra crolli, silenzi e sospensioni personali, di facili ricette decantate e non accettate, di luoghi magici come Calcata e viaggi di cambiamento in Iranja, per combattere il cane nero, fatto di panico e di delusione.. Leggendo la biografia di Luca Salmaso è naturale attribuire la pausa da La Sindorme, gruppo fondato dallo stesso nel 2007, avvenuta nel 2011, al periodo di cambiamento, al bisogno di nuove sfide, tra le quali: suonare nei posti più disparati, oltre a registrare due brani live per le Kate Creative Sessions e far parte nel cast del film Ombra e il Poeta di Gianni Caminiti, firmare la colonna sonora del documentario RAAM (Race Across America) di Valerio Zamboni, registrare la cover di Last Goodbye di Jeff Buckley per il ventennale di Grace e entrare come chitarrista nei RePro; quasi ad arrivare in modo naturale alla composizione del primo album da solista Zero.

Il cantautore regala molto di sé con questo album, impossibile non farsi sostenitori di questi brani, di queste speranze, ma soprattutto di questi contrasti che giungono al ringraziamento per il dolore, del “come è bello non arrendersi mai”, ad amarsi attraverso i vari step del seminare, soffrire, raccogliere e vedere il tutto con occhi diversi, apprezzandosi in base alle scelte, nei luoghi di semplicità, con la consapevolezza che le soluzioni non sono facili, ma si possono raggiungere. La scelta di inserire alcuni brani, come Calcata e Luna, in alcuni ascolti non viene premiata, perché Luca Salmaso sembra rendere maggiormente con ben altre musicalità, strizzando l’occhio agli anni Novanta, ma la dolcezza de L’incantesimo di Morfeo ristabilisce l’equilibrio dell’intero lavoro. L’autore milanese dimostra di avere ben chiaro come si presenta un brano orecchiabile e diretto, pur perdendosi di tanto in tanto, ma resta il dono che presenta agli ascoltatori la parte vincente: la condivisione, quel modo di presentarsi reale, non protetto e, in alcuni casi, di vittoria sofferta, che la maggior parte può capire e che si spera lo porti ad una nuova proposta dopo la ripartenza da Zero.

Track List

  • Zero
  • Iranja
  • Calcata
  • Direzioni opposte
  • Sogni viventi
  • Luna
  • Il cielo sopra Milano
  • L`incantesimo di Morfeo
  • Ombre

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