Karim Qqru Musique pour fixer les étoiles
2024 -
La raccolta Musique pour fixer les étoiles di Karim Qqru (The Zen Circus, La notte dei lunghi coltelli) va in direzione contraria. Porta in piattaforma parte dei due volumi dei Dirt Tapes Ambient Files, pubblicati in precedenza solo su musicassetta (per Dirt Tapes) nel 2023 e nel 2024.
Fixer in francese è un verbo dai molteplici significati, e alcuni di loro ben si addicono ai brani. Il titolo può leggersi come “musica per fissare le stelle”, ossia guardarle. E guardare le stelle è un momento contemplativo sempre più raro nella frenesia dei giorni odierni. Oppure può significare “musica per fermare le stelle”, come a ricordarci la natura umana, un po’ titanica, un po’ tracotante verso l’Universo. Fermare le stelle, che appaiono ferme dal nostro punto di vista, ma non lo sono, sarebbe un estremo atto folle che non è detto che prima o poi non venga tentato.
Karim Qqru ci regala una sorta di Bel Danubio blu filtrato dai sintetizzatori per una nuova odissea nello spazio con The sky was red and we reached the sun, il brano di apertura. E Ballet sans musique, sans personne, sans rien diventa una sorta di valzer tra il metafisico e l’industriale. Meet me there ha un andamento spiraliforme, fino a portare a un punto di incontro.
Si chiude con Port-Aux Francais, Janvier 1963. Un titolo che ricorda la stazione tecnico-scientifica nell’Oceano Indiano, ormai abbandonato. Un luogo – non luogo per un brano in cui i suoni sembrano quasi malinconici fruscii.
Musique pour fixer les étoiles constringe a fermarsi e pensare, magari proprio sotto un cielo stellato, come un pastore errante.