Kabo Diorami
2018 - IRMArecords/Mandibolarecords
Kabo quindi incide una demo intitolata Post-it, e inizia a fare le prime esperienze sui palchi. Nel 2010 nascono i "47 Ronin", gruppo con il quale pubblica un disco nel 2012, dal titolo Maschere Nude, e, tre anni dopo, un ep di quattro brani, intitolato Soli Notturni, realizzato con Dj Myke.
Ma la vera svolta arriva con questo Diorami; un ep di sei tracce, diretto, schietto, intenso e preciso, come le parole che Kabo usa per raccontare storie lontane anni luce dalle situazioni del trap mainstream. Niente phaser o vocoder, nessuna campionatura, niente miti di sesso e soldi, ma personaggi verosimili, dolenti, eppure mai totalmente pessimisti; autobiografia senza inutili autocompiacimenti adolescenziali, e invece, ricordi di infanzia struggenti e descritti con grande sensibilità, come nelle scene di una Milano estiva da bibita e Fernet di Pelle, o nella splendida immersione nel passato di Senza santi, sottolineata da una base musicale raffinata e onirica, dall'elettronica tesa e emozionante, mentre la voce di Kabo alterna il parlato al cantato, creando un'atmosfera sospesa e profonda. Parole come ma io ti vedo nei vicoli che ridi dei miei modi ridicoli / ti riconosco dai riccioli / e mi ricordi che per diventare grandi bisogna farsi piccoli non si improvvisano, ma sono il frutto di un lavoro di cesello onesto e sincero, umile, che risponde all'urgenza di comunicare e condividere.
Kabo non vuole uniformarsi all'industria culturale; la matrice autenticamente indie, oltre che in alcuni echi musicali (come nella versione acustica di La ragazza di vetro, che affronta il delicato tema delle fragilità psicologiche, oppure in Diorami, paesaggi urbani e umani, che si intrecciano nell'epopea al contrario di vite marginali e provinciali), si avverte nella forza con cui critica la macchina dei social network e i suoi falsi miti, nella rabbiosa Gesù di Nazareth, che vanta la collaborazione col duo milanese - napoletano LaPlomb, e in cui Kabo canta voglio una connessione sufficientemente veloce per arrivare ai miei fans / hanno perso il pollice opponibile per metterlo su un like di instagram.
Alla scrittura solida e promettente, Kabo accosta anche una presenza scenica sicura e empatica, che crea un set live di fortissima presa. Una promessa che speriamo si confermi alla prova di un album completo.