Jj Grey & Mofro Brighter Days - The film and the Live concert album - CD/DVD
2011 - Alligator Records / IRD
La mentalità conservatrice degli stati meridionali americani ha rappresentato un baluardo invalicabile per la musica innovativa degli anni sessanta. Il riflusso portò il rock sudista del decennio successivo a basarsi su una forte componente tradizionale: fatta di blues, rhythm & blues, country e soul. Incastonato nelle radici popolari al di là di vincoli discografici il “Sound Of South” oggi incarna lo spirito comunitario e spontaneo della musica. Ne è un esempio il film concerto Brighter Days di JJ Grey e la sua band Mofro.
«L’idea è nata diversi anni fa» racconta JJ, «molte persone mi spingevano a raccontare la mia storia e il collegamento che ho con la musica. Quando mi sono deciso, ho chiamato Spookie Daly con cui avevo già collaborato per i video di Orange Blossoms e On Fire, sapevo che avrebbe fatto un buon lavoro». Il film è strutturato nella classica forma del documentario rock alternando immagini live a interviste e dialoghi tra i protagonisti. È così che scenari rustici di boschi, ferrovie e umide paludi, tipiche del nord della Florida, accompagnano Grey nelle prime scene. Circondato da viva natura il cantautore originario di Jacksonville suona in acustico sotto il portico di casa esprimendo un profondo rispetto e amore per quella terra che lui stesso dichiara essere fonte d’ispirazione fondamentale per la sua musica.
Girato alla Variety Playhouse di Atlanta il 22 gennaio 2011, il concerto trasuda spontaneità. Con qualche cambiamento di organico rispetto al passato, JJ si assicura una band capace di seguirlo in qualsiasi variazione di repertorio. In possesso di una voce notevolissima, è in grado di virare con disinvoltura dalle sonorità rock-blues a quelle soul, fa il verso da una parte alla Allman Brothers Band e dall’altra a Otis Redding. Fondamentale dunque la presenza di una sezione ritmica quadrata, con tanto di organo che cuce le uscite chitarristiche tipiche del rock sudista e una sezione fiati essenziale che fa da contraltare alla voce calda ed evocativa del soul. Il pubblico gradisce e dialoga con JJ che, staccato di qualche passo dai Mofro, non abbandona mai le velleità da protagonista. Tanto ruvido e sensuale alla voce, quanto vizioso alla chitarra solista: assoli imprecisi e lunatici rappresentano purtroppo un limite di creatività.
La scaletta è un mix equilibrato che costituisce una splendida summa della sua carriera; un live lineare e onesto in cui l’anima e la voce del brizzolato cantautore si esprimono compiutamente.