Ha Ha Tonka Lessons
2013 - Bloodshot Records / IRD
Si fa un piccolo giro con la mente, i Kings of Leon sono stati un po’ i loro parenti per certi versi, così come qualche introspezione vocale alla Joshua James o qualche pennata di acustica vicina ai Blur non mancano. Poi, però, oltre che per la naturale ambizione al folklore americano, gli Ha Ha Tonka vincono in un gran bella organizzazione nella di ricerca di strutture, cosa che per gli artisti appena citati è diversamente evidente.
Per esempio, un bel colpo di scena avviene in Synthetic Hearts: c’è questa intro corale d’altri tempi, lo sfondo è mistico, quasi a richiamare gli indiani d’America. Un attimo dopo, parte la prima strofa e ti ritrovi dentro una canzoncina allegra degna di Indiefeed.com. Il che è perfetto, un po’ Lp, un po’ iPod. E quest’ultimo dispositivo, manco farlo apposta, ha la meglio dalla seconda parte dell’album in poi, quasi a dire, Da - A.
Arriviamo infatti a chiudere con un paio di brani in solitaria, il momento in cui l’artista solo suona per l’ascoltatore solo. Ebbene, Prove the World Wrong è il raggiungimento di una quiete, smandolina un cuore soddisfatto, un cuore ora a riposo, ora già pronto per nuove avventure. Ed è, certamente, la stessa cosa anche per lo spirito di chi sta ascoltando.