Gianluca Mondo Petali
2014 - Contro Records
#Gianluca Mondo#Italiana#Canzone d`autore #Blues #Rock #Alternative
La definizione di cantautore - bluesman ben si addice a Gianluca Mondo. Cantautore per la poesia di cui è intriso ogni verso, come ben mostra l’iniziale Il dilemma del porcospino (“Il dolore cola nei tombini del Viale della Memoria”). Ma bluesman per quel suono denso e chitarroso e quella voce quasi roca nel raccontare. In Crapshooter addirittura “ è morto pure Keith Richards, sapevamo che prima o poi ce l’avrebbe fatta”. Il blues oltretutto la fa da padrone nella formazione dell’autore, nato “durante il concerto di Bob Dylan con Tom Petty and The Heartbreakers” (chi ben comincia…).
Immagini decadenti ed un cantato che a tratti fa pensare a Cesare Basile completano questo immaginario di creature sofferenti che si muovono in uno spazio senza tempo ma talvolta con precisi confini geografici. Nella title – track fa capolino Rivoli. Cadono i petali e la mano di Gianluca si muove rapida sulla chitarra. La voce di Sheson Delay fa quasi pensare a Profondo Rosso, lieve ed inquietante al contempo. Arriva però un barlume di un nuovo inizio, una flebile fiammella: “E poche ore prima mi ero sentito perduto/ E avevo perso ogni cosa/Ora invece seguendo tutti questi petali/Ho trovato dove è sbocciata una rosa”.
Petali unisce un altissimo livello di scrittura con la ricerca di sonorità oltre il classico blues. Viene creato qualcosa a tratti impalpabile, che ti prende come il “Valentina blues” e non ti lascia tanto facilmente.