Francesco Di Giuseppe Chilometri e chilometri d'azzurro
2012 - Rai Trade/Videoradio
#Francesco Di Giuseppe#Emergenti#Songwriting #Folk #Strumentale
Chilometri e chilometri d’azzurro, nuovo album di Francesco Di Giuseppe, suscita un viaggio che porta tra le pellicole di Federico Fellini riportando alla mente le immagini della Dolce vita. Così tra arpeggi di chitarra e violoncello ci si ritrova nelle quindici tracce di solo musica accompagnati da Marcello Mastroianni e Anita Ekberg.
Francesco Di Giuseppe nasce a Napoli nel febbario del 1979, si diploma in Chitarra Classica al Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella” sotto la guida del Maestro Aniello Desiderio e vince vari concorsi nazionali di chitarra. Collabora con il gruppo R.T.I. Mediaset, cedendo alla società alcune delle sue composizioni per chitarra e nel 2009 viene invitato come artista di supporto dal cantautore Pacifico. L’autore definisce la sua musica da solista “Particular Pop”, anche se possiamo definirlo un cantautore Folk italiano. Francesco Di Giuseppe si avvale della collaborazione di Sossio Arciprete e Angelo Santisi.
Musicista poliedrico e sperimentatore, passa dalla musica classica al punk rock, dal tango alla musica napoletana. Questo suo animo innovatore si nota in Chilometri e chilometri d’azzurro, dove si avvale anche di strumenti fuori dal comune come il Kantele e la Melodica. Il primo è uno strumento tradizionale finlandese, mentre la Melodica è conosciuta anche come “Diamonica”.
L’opera prende il suo titolo da “Ragazzi di vita” romanzo di Pier Paolo Pasolini e racchiude in sé una poesia evocativa molto forte. Francesco Di Giuseppe rielabora musiche per chitarra in modo magistrale. Napoli e il suo essere napoletano si palesano in ogni traccia con quella verve capitolina di Roma, sua attuale dimora, che ne rende più completa la riuscita. Difficile stendere una graduatoria di giudizio visto che l’arpeggio emozionale tocca per ogni persona corde di diversa scala, ma in assoluto il brano Chilometri e chilometri d’azzurro che dà il titolo all’album trascina energicamente, ma anche Barcellona – Napoli, Accompagnamento di un finale struggente e L'arronzone sono il prodotto di un ottimo lavoro.
“Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s'era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei lungoteveri a rimorchiare” così Pier Paolo Pasolini inizia Ragazzi di vita e le note introduttive dell’album sembrano l’adatto sottofondo musicale.
Chilometri e chilometri d’azzurro, se pur un album senza parole e testi, ne racchiude di più profondi, mostrandoli come sottotesto di un crescendo musicale delicato e sognatore. Le immagini evocano un’Italia che non c’è più, ma che dovrebbe vivere nel ricordo di molti. Francesco Di Giuseppe realizza un buon prodotto tecnico e musicale che non sarà adatto a sfamare le masse discografiche, ma a dissetare egregiamente quelle più ricercate.