Federico Palladini E La Banda Della Scolopendra Attorno al fuoco
2012 - Attivart
#Federico Palladini E La Banda Della Scolopendra#Italiana#Canzone d`autore #Folk
I brani guadagnano ulteriore dolcezza, con lo sguardo carezzevole di chi sfoglia un album di ricordi che va dalla propria infanzia (“Mia nonna che prepara un gingerino al limone” è il felliniano incipit di Domenica di Pasqua) a quella dei nonni, se non ancora più a ritroso fino a quella dei briganti (Gioia) in un cerchio che si richiude. E secondo Palladini “ Il cerchio attorno al fuoco è il luogo dei racconti e l’ideale ambientazione di questo disco, con il quale voglio raccontare quello che ho vissuto, visto e sentito del mio paese e non solo, dall'infanzia fino a oggi: le persone, i luoghi, le storie, le leggende”.
Questa nuova vena narrativa, densa del colorismo dei suoi dettagli, non può più appagarsi delle eleganti diagonali sonore fino ad ora mostrate. Ed ecco che il canto tradizionale affianca le chitarre ed i violini.
I prati del Macchione inizia come un coro da festa di paese che poi si fa sempre più rarefatto e si arricchisce di organetto e canto all’allungo, tornando “ nelle valli erbose, con la natura in festa”
Attorno al fuoco è una riscoperta consapevole del canto popolare, tirato fuori da certe riduzioni macchiettistiche ed elevato a revocatore dell’arcano e di un tempo scandito dal rito umano.
Forse per una volta non fa male smettere di correre e sedersi attorno al fuoco, all’imbrunire, con una chitarra ricordandosi della “chiara acqua sorgiva della semplicità” (Luigi Cipolla citato ne I prati del Macchione) e che “gli artisti non se ne vanno” (Il dono degli artisti al pittore Addis Pugliese).
Basta “restare in silenzio a sentire o guardare”.