Etruschi From Lakota Giù la Testa
2017 - Phonarchia Dischi
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La band pisana per questa svolta musicale mette in campo tutte le proprie influenze, dai Led Zeppelin a James Brown passando per Hendrix e Jack White, proponendo brani mediamente più lunghi rispetto al passato e continuando ad usare l'italiano, nonostante il genere non sia proprio dei più adatti alla nostra lingua.
Rock, blues e accenni di funk si mischiano nei nove brani che compongo il nuovo lavoro degli Etruschi From Lakota. I Led Zeppelin attraversano l'album in maniera trasversale tanti sono i richiami sonori ( Eurocirco, Coito Ergo Sum) fino addirittura a citare direttamente Moby Dick ( Super). Ma c'è spazio anche per spruzzate di Funk ( Stivale) con Bidibi Bodibi Bu che si trasforma in Beat It di Michael Jackson per tornare dopo pochi secondi sulla strada maestra. Anche se il tributo più diretto lo troviamo verso la fine del disco con Jimi, che oltre ad omaggiare Hendrix, rimpiange anche un periodo d'oro per la musica che la band ci propone in questo album. Il tutto prodotto in modo in maniera volutamente sporca, anche qui a rimpiangere un altro periodo d'oro per il rock, gli anni '90.
E questa esplosione sonora è accompagnata da testi che dietro una facciata scanzonata nascondono invece l'impegno di provare a raccontare le brutture del nostro mondo, e in particolare del nostro paese. Ed ecco che Eurocirco e la titletrack Giù la testa si focalizzano sulla paura del diverso sempre più crescente in questo periodo, paura alimentata anche dai mass media verso cui la band punta il dito. Stivale mette in risalto il periodo che sta passando il nostro paese mentre Bidibi Bodibi Bu si concentra sul pessimismo che si respira in questo periodo storico. Il tutto alternato a pezzi più disimpegnati come Coito Ergo Sum e Viva l'amore in cui la band lascia andare il proprio lato più canzonatorio.
Giù la Testa risulta essere un enorme passo avanti rispetto ai precedenti lavori degli Etruschi From Lakota. In questo terzo lavoro troviamo una band più consapevole dei propri mezzi, che si lascia andare e che tira fuori un disco molto valido. Che non inventa nulla ma che è dannatamente divertente.