Emiliana Torrini Miss Flower
2024 - Groenland Records
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Questo nuovo lavoro ha una fonte di ispirazione davvero particolare: avete presenti certe valigette o scatole di una volta, in cui si raccoglievano foto in bianco e nero? Contenevano veri tesori di storie da raccontare e custodire. Ecco, Torrini, l’amica Zoe Flower e il marito Simon Byrt, collaboratore di lunga data di Emiliana e produttore (con cui lei ha lavorato poi per l’album), hanno scoperto lettere ricevute negli anni ’60 e ‘70, ricordi e fotografie che appartenevano alla madre di Zoe, Geraldine Flower, una miniera straordinaria di segreti, amicizie, amori e viaggi, che restituiscono l’immagine di una donna che ha sfidato le convenzioni sociali per inseguire e mantenere la propria libertà e coerenza con le proprie idee.
La Miss Flower del titolo, infatti, ha ricevuto e rifiutato ben nove proposte di matrimonio; non a caso anche il controverso e pericoloso protagonista di The Golden Thread, che si presenta come “the villain and the hero all in one”, le chiedeva di non sposare l’uomo che gli era stato preferito…E, se le lettere che, con storie e personaggi diversi, hanno ispirato le canzoni erano tutte appunto indirizzate a Geraldine, la sua voce è rappresentata invece da Love Poem, canzone caratterizzata da un’elettronica che guizza vischiosa e ispirata da una poesia d'amore scritta da Miss Flower per l’uomo al quale era stata più legata, restandogli vicino per decenni, anche dopo averlo abbandonato sull’altare; ecco un assaggio dei versi della canzone:
“Whеn we make love
Misplacеd words align and turn into a poem
Sorrows turn to blossoms
We are ancient and just born
Time happens all at once”.
Il disco mescola in qualche modo soprattutto trip-hop, dream-pop, cantautorato sperimentale, folk ed elettronica; il lavoro alterna inoltre atmosfere più cupe a momenti più spensierati e coinvolgenti. Regala infatti sonorità scure, magnetiche e sospese, oppure liquide e misteriose (le prime due tracce); in altri casi invece incanta con l’eleganza di chitarre acustiche dal fascino dolceamaro, o incalzanti e sinuose, oppure con linee di piano raffinate e cinematiche. In tal senso si pensi anche alla strumentale che chiude il lavoro, minimale, splendida e triste come la musica di carillon, mentre in altri pezzi il piano intesse trame delicate, essenziali, eppure intense (The Golden Thread, tra baluginii di piccoli suoni sognanti). Altrove i ritmi elettroacustici si fanno quasi ballabili ed estivi, con un inatteso calore caraibico, pur mantenendo una bellezza sofisticata, setosa e levigata: è il caso del singolo Let's Keep Dancing, dal retrogusto nostalgico, ispirato a una lettera di un certo Harold Prieto, fotografo e musicista di Trinidad, con cui Miss Flower aveva collaborato quando lavorava per una rivista. C’era anche una cassetta con una sua canzone tra i ricordi di Geraldine e così, rintracciato a fatica l’autore dopo ben due anni di ricerche, un estratto è entrato a far parte di questo pezzo, che racconta l’ultimo incontro di due amanti.
Le interpretazioni di Torrini, quasi parlate, sussurrate o cantate, appaiono voce suadente di sirena, che ammalia e ipnotizza incarnando tutti gli stati d’animo del disco, immergendosi come stella nell’oceano in tutte le atmosfere, da quelle appunto più tenebrose a quelle più sensuali.
I testi si rivolgono sempre a un “tu” destinatario come le lettere e contengono immagini emblematiche, poetiche e affascinanti, ricordi, riflessioni, appuntamenti, parole dense di sensualità, desiderio e passione (la title-track), o la voglia di vivere la vita intensamente, senza pensare al domani, ma sognando a occhi aperti e ballando per strada (Black Lion Lane).
Il progetto è diventato anche un film documentario, The Extraordinary Miss Flower, di Iain Forsyth e Jane Pollard, i filmaker di 20.000 Days on Earth su Nick Cave. Nel film Torrini canta le dieci canzoni con la band composta da Simon Byrt, Mara Carlyle, Liam Hutton, Ian Kellett e Lovisa Sigrunardottir e recita al fianco di Caroline Catz che interpreta appunto Miss Flower; vi sono infatti nel lavoro scene interpretate, o in cui vengono lette alcune lettere; anche Nick Cave interpreta una parte ed è presente anche la voce di Sophie Ellis-Bextor, oltre alle coreografie di Kate Coyne, che si esibisce con Viva Seifert e Saeed Esmaeli. Il documentario è stato prodotto da Zoe Flower con Andy Starke.
Emiliana Torrini sarà in tour durante l’estate e poi in autunno per presentare dal vivo il suo nuovo album. In Italia in particolare sono previste due date a fine settembre, a Reggio Emilia e Milano; ecco infatti le prossime date in programma:
20 luglio: Ostrava (CZ), Colours of Ostrava Dolni Vitkovice
25 luglio: Karlsruhe (DE), Zeltival 2024
27 luglio: Dortmund (DE), Juicy Beats Festival
28 luglio: Eltville am Rhein (DE), Heimspiel Knypausen Festival
28 settembre: Reggio Emilia (IT), Teatro Valli
29 settembre: Milano (IT), Alcatraz
2 ottobre: Ginevra (CH), Usine PTR
3 ottobre: Winterthur (CH), Salzhaus
5 ottobre: Stoccarda (DE), Liederhalle Mozartsaal
6 ottobre: Colonia (DE), Gloria
7 ottobre: Lipsia (DE), UT Connewitz
8 ottobre: Amburgo (DE), Kampnagel
10 ottobre: Copenaghen (DK), Bremen Teater
12 ottobre: Fredericia (DK), Tøjhuset
14 ottobre: Utrecht (NL), Tivoli
15 ottobre: Anversa (BE), De Roma
16 ottobre: Tourcoing (FR), Le Grand Mix
17 ottobre: Parigi (FR), Alhambra
20 ottobre: Londra (UK), Earth Theatre
22 ottobre: Vienna (AT), Theatre Akzent
24 ottobre: Berlino (DE), RBB Sendesaal
25 ottobre: Praga (CZ), Palace Akroopolis
26 ottobre: Bratislava (SK), Majestic Music Club (MMC).
Foto cover: Dean Rogers
Info tour: www.internationalmusic.it