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Emiliana Torrini Le straordinarie avventure di Miss Flower
#Emiliana Torrini#Rock Internazionale#Alternative dream-pop Songwriting Trip-hop Indie-pop
Abbiamo intervistato la cantautrice islandese, che tra un mese sara' in Italia per due date, il 28/9 a Reggio Emilia e il 29 a Milano, per parlare del suo nuovo album, Miss Flower. Esso e' stato ispirato dalle lettere e dalla vita straordinaria del personaggio omonimo, la madre di una sua amica, uno spirito libero e indipendente che ci racconta storie straordinarie di amore, cuori infranti, incontri segreti e persino spionaggio. Abbiamo rivolto inoltre a Torrini alcune domande sul documentario The Extraordinary Miss Flower, che vede tra i protagonisti anche Nick Cave e la voce di Sophie Ellis-Bextor, e sul suo rapporto con l'Italia.
Emiliana Torrini è tornata con un quinto album di inediti come solista, Miss Flower (Groenland Records / Audioglobe), un disco che ha una fonte di ispirazione molto particolare, ovvero la scoperta di lettere, ricordi e fotografie che appartenevano alla madre dell’amica Zoe Flower, Geraldine. Torrini, la sua amica e il marito Simon Byrt, collaboratore di lunga data di Emiliana e produttore, hanno esplorato questo vasto patrimonio che riporta e risale agli anni ’60 e ’70, un tesoro di storie che rivelano uno spirito libero e incantevole che ha saputo sfidare senza paura le norme sociali. Spiega la cantautrice islandese: "Miss Flower viveva avventurosamente e a modo suo, guidata da qualcosa di diverso dal matrimonio e dalle convenzioni, una lealtà coraggiosa alla sua verità. Ha ricevuto nove proposte di matrimonio e non si è mai sposata. Gli uomini erano ossessionati da lei e alcune lettere parlano di cuori infranti, altre di grande passione, altre ancora di spionaggio e incontri segreti, e alcune sono molto divertenti. Per me, come autrice dei testi, è stato il paradiso. Zoe mi ha dato tanta libertà artistica e le sue stesse storie sulla madre si sono intrecciate perfettamente con le lettere”.L’album mescola sonorità più scure ad altre più coinvolgenti ed estive, alternando trip-hop, dream-pop, cantautorato sperimentale ed elettronica. Abbiamo rivolto alcune domande all’artista sul nuovo lavoro e sul documentario che ne è derivato, The Extraordinary Miss Flower di Iain Forsyth e Jane Pollard, i filmaker di 20.000 Days on Earth su Nick Cave. Il film-documentario vede la partecipazione di Richard Ayoade, Siggi Baldursson, Nick Cave, Alice Lowe, Mark Monero, Niall Murphy e Angus Sampson; inoltre ne sono protagonisti ancora la voce di Sophie Ellis-Bextor, la coreografa Kate Coyne (ex Mchael Clark Company), le ballerine Viva Seifert e Saaed Esmali e la band di Torrini, Simon Byrt, Mara Carlyle, Liam Hutton, Ian Kellett e Lovisa Sigrunardottir. La cantautrice, infatti, canta le dieci canzoni del disco nel film-performance e recita al fianco di Caroline Catz che interpreta appunto Miss Flower.
Emiliana Torrini sarà in Italia tra circa un mese con due date, una il 28 settembre al Teatro Valli di Reggio Emilia e una il 29 settembre all’Alcatraz di Milano.
Ecco la nostra intervista, in italiano e in lingua originale.
Mescalina: Il progetto Miss Flower è iniziato con la straordinaria scoperta di una valigetta contenente lettere, telex e fotografie preziose appartenenti a Geraldine Flower. Quanto i testi seguono letteralmente le lettere?
Emiliana Torrini: Differisce come una poesia d'amore; viene adoperata l'intera poesia: io la modifico e aggiungo qualcosa per adattarla alla narrazione e alla canzone; quindi, scrivo l'ultima strofa e il ritornello. Invece con alcune uso frammenti e/o frasi e invento il resto.
Mescalina: Quale storia trovata nelle lettere ti ha colpito di più?
Emiliana Torrini: Le lettere del gentiluomo che ha ispirato Golden Thread, era uno scrittore molto appassionato e una buona penna. È stato il più affascinante per un po' e poi è diventato il più distruttivo.
Mescalina: Potresti raccontarci di più su Black Water?
Emiliana Torrini: Black Water è ispirato a una strana lettera che abbiamo trovato tra le altre. Quando abbiamo scavato un po' più a fondo, si è scoperto che [Geraldine Flower] stava frequentando un ufficiale di altissimo rango della CIA. Ciò ci ha fatto venire il dubbio che fosse in qualche modo coinvolta nello spionaggio, dato che il suo amico di lunga data e amante saltuario Reggie era stato una spia. Ho preso un'esperienza che ho avuto nuotando di notte dopo aver suonato a un concerto vicino a Berlino e l'ho usata come metafora per quella paranoia che queste spie sembrano portarsi nella tomba.
Mescalina: E Lady K, invece? "Lady Kerylos" era una barca che non è mai uscita dal cantiere navale e poi è stata venduta: i proprietari mi limitavano a sognare di navigare in mare con la piccola Zoe, giusto?
Emiliana Torrini: Beh, quella lettera di Reggie è stata scritta un po' di tempo dopo che Miss Flower lo aveva piantato in asso all'altare. È una lettera ricca di humour in cui inizia come se cercasse di far ingelosire Flower raccontandole della fine di una storia d'amore e della sua devastazione per la perdita di quella sirena, ma, quando arrivi alla fine della lettera, ti rendi conto che sta scrivendo di una barca di cui si era innamorato e che voleva acquistare, ma che poi ha perso a causa di un ricco americano. I testi sono intrecciati con storie che Zoe mi ha raccontato sull’aver trascorso due settimane su una barca sull'isola senza mai tirarla fuori dal cantiere navale perché lui non aveva i soldi necessari, così hanno giocato a giochi da marinai per due settimane, indossando costumi buffi. Lui e Flower sembravano delle persone così giocose e divertenti.
Mescalina: Cos’è la voce che apre Waterhole?
Emiliana Torrini: È una voce russa che parla in codice, dalla Seconda guerra mondiale. Continua a girare nelle onde radio. O almeno così pare.
Mescalina: È stato molto difficile rintracciare Harold Prieto, un fotografo e musicista di Trinidad, la cui canzone è stata poi inclusa in Let's Keep Dancing?
Emiliana Torrini: Sì, Zoe ha impiegato un po' di tempo a rintracciarlo tramite amici e colleghi di Miss Flower: avevamo perso un po' le speranze e non volevamo usare la sua parte a meno che lui o la sua famiglia non fossero stati d'accordo. Due anni dopo abbiamo ricevuto un'e-mail ed era lui. È stato fantastico. Era quattro giorni prima del suo 80° compleanno.
Mescalina: L'idea di storie e personaggi trovati nelle lettere sembrava perfetta per una serie TV. Non c'è stata però una serie, ma Iain Forsyth e Jane Pollard hanno realizzato un film, The Extraordinary Miss Flower, descritto come "in parte film, in parte teatro, in parte sogno febbrile", con esibizioni musicali, scene recitate e letture di lettere da parte di attori e musicisti famosi. Come è nata l'idea per questo progetto e perché hai coinvolto, tra gli altri, Nick Cave? È perché Forsyth e Pollard sono il duo di cineasti dietro il film di Nick Cave candidato ai BAFTA 20.000 Days on Earth?
Emiliana Torrini: Ho incontrato Iain e Jane in Islanda con un amico [o un’amica]. Avevo appena scritto quella che sarebbe diventata la prima canzone del disco, Miss Flower. Stavamo semplicemente mangiando e passando il tempo insieme e andavamo molto d'accordo; allora ho raccontato loro la storia di Zoe e delle lettere grazie alle quali avevo scritto questa canzone di cui ero così felice, si sono così mostrati interessati fin dall'inizio e volevano proprio seguire la storia. Sì, è grazie a loro che Nick Cave è nel film. Penso di essermi messa letteralmente a saltare e a urlare quando ho saputo che stava leggendo la lettera che si è trasformata in Golden Thread. Era molto adatto.
Mescalina: E Sophie Ellis-Bextor, invece?
Emiliana Torrini: Sophie e Richard [Ayoade] erano amici del pub a Chiswick, li ho conosciuti tramite Zoe e Simon, quindi era inevitabile... ha una voce roca fantastica.
Mescalina: A giudicare da alcune foto del film, c'è anche un'aurora boreale nel film... È vero? Emiliana Torrini: È una proiezione usata in una delle scene di Black Water.
Mescalina: Forsyth e Pollard ti hanno descritto come "una vera narratrice con un luccichio permanente negli occhi". Ti piace questa definizione?
Emiliana Torrini: Mi piace, sembro molto intrigante, descritta così, e vorrei tanto incontrarmi. Mi ci ritrovo? Questo è un altro discorso.
Mescalina: Le tue canzoni appaiono in molti film e sono state usate in innumerevoli serie televisive. Com'è contribuire alla colonna sonora di un film o vedere la propria canzone inserita in una serie TV?
Emiliana Torrini: Sono un’appassionata di cinema e adoro le belle serie; quindi, è sempre un onore e un'emozione.
Mescalina: Tuo padre, Salvatore Torrini, era italiano, di Napoli, vero? Qual è il tuo rapporto con l'Italia e il pubblico italiano?
Emiliana Torrini: Sì, lo era. Era la mia Italia in Islanda. È stato difficile perdere quel legame. Mi è sempre piaciuto venire in Italia e suonare lì. Vorrei aver fatto molto di più di quanto non abbia potuto fare per imparare finalmente a parlare italiano correttamente e visitarla di più. L'Italia ha tutto...cibo, persone, natura. È ancora così autentica e quando viaggi, i turisti che incontri sono italiani. Lo adoro.
Questa la versione dell’intervista in inglese.
Mescalina: The project Miss Flower started with the extraordinary discovery of a case with treasured letters, telexes and photographs belonging to Geraldine Flower. How much do the lyrics literally follow the letters?
Emiliana Torrini: It differs like Love poem; the whole of the poem is used and I edit it and add slightly to it to fit the narrative and song, then write the last verse and chorus. Then with some I use fragments and or sentences and make the rest up
Mescalina: Which story found in the letters struck you the most?
Emiliana Torrini: The letters from the gentleman that inspired Golden Thread, he was a very passionate writer and a good pen. He was the most intriguing for a while and then turned the most destructive.
Mescalina: Could you tell us more about Black Water?
Emiliana Torrini: Black Water is inspired by a strange letter we found amongst the others. When we dug a little bit deeper, it turned out she [Geraldine Flower] was meeting a very high-ranking officer in the CIA. That made us question if she was somehow involved in espionage as her long-term friend and on and off lover Reggie had been a spy.
I took an experience I had night swimming after playing a gig near Berlin and used it as a metaphor for that paranoia these spies seem to take with them to the grave.
Mescalina: What about Lady K, instead? “Lady Kerylos” was a boat that was never taken out the boat yard and then sold: the owners only dreamed of sailing the sea with little Zoe, right?
Emiliana Torrini: Well, that letter by Reggie and is written a while after Miss Flower stood him up at the altar. It is a humorous letter where he starts as if trying to make Flower jealous by telling her about the ending of a love affair and his devastation of losing that siren; as you get to the end of the letter, you realize he is writing about a boat he fell in love with and wanted to buy but lost to a wealthy American. The lyrics are woven with stories Zoe told me about spending two weeks on a boat on the isle, but never taking it out of the boat yard as he did not have the money, so they played sailor games for two weeks wearing silly costumes. Him and Flower seemed such a playful and fun humans.
Mescalina: What is the voice that opens Waterhole?
Emiliana Torrini: It is a Russian voice speaking in code from World War 2. It just keeps rolling in the radio waves. Apparently.
Mescalina: Was it very difficult to track down Harold Prieto, a photographer and a musician in Trinidad, whose song then has been included in Let’s Keep Dancing?
Emiliana Torrini: Yes, Zoe spend a while tracking him down through friends and colleagues of Miss Flower: We had kind of lost hope and did not want to use his part unless him or his family would agree. Two years later we got an email and it was him. It was amazing. It was 4 days before his 80th birthday.
Mescalina: The idea of stories and characters found in letters seemed great for a TV series. There wasn't a series, but Iain Forsyth e Jane Pollard made a movie, The Extraordinary Miss Flower, described as “part film, part theatre, part fever dream”, with music performances, dramatic scenes and readings of letters from well-known actors and musicians. How did the idea for this project come about and why did you involve, among others, Nick Cave? Is it because Forsyth and Pollard are the filmmaking duo behind BAFTA-nominated Nick Cave pic 20,000 Days on Earth?
Emiliana Torrini: I met Iain and Jane in Iceland with a friend. I had just written what would turn out to be the first song on the record, Miss Flower. We were just eating and hanging out and getting on really well and I told them the story of Zoe and the letters that I had written this song I am so happy with, they were interested from the start and wanted to just follow the story. Yes, it is because of them that Nick Cave is in the movie. I think I just jumped about and screamed when I heard he was doing a reading of the letter that turned into Golden Thread. It was very fitting.
Mescalina: What about Sophie Ellis-Bextor, instead?
Emiliana Torrini: Sophie and Richard were pub friends in Chiswick I met them through Zoe and Simon and so it was inevitable…She has such a great husky voice.
Mescalina: Judging by some photos from the film, there is also an aurora borealis in the movie...Is it true?
Emiliana Torrini: It is a projection used in one of the scenes for Black Water.
Mescalina: Forsyth and Pollard have described you as “a true raconteur with a permanent twinkle in her eye”. Do you like this definition?
Emiliana Torrini: I love it, I sound very intriguing and would very much want to meet myself. Do you see yourself in it? That is another matter.
Mescalina: Your songs appear in many movies and have been used in countless television series. What is it like to contribute to a film soundtrack or have your song featured in a TV series?
Emiliana Torrini: I am a movie fan and love good series, so it is always a honor and a thrill.
Mescalina: Your father, Salvatore Torrini, was Italian, from Naples, wasn’t he? What is your relationship with Italy and the Italian audience?
Emiliana Torrini: Yes, he was. He was my Italy in Iceland. It was tough to lose that connection.
I always love coming to Italy and playing there. I wish I did so much more then I could finally learn to speak Italian properly and explore more.
Italy has it all...food, people, nature. It is still so authentic and when you travel the tourists you meet are Italian. I love that.
Foto di Dean Rogers
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