Il profumo dei fiori secchi<small></small>
Italiana • Canzone d`autore • synth-pop

Davide Matrisciano Il profumo dei fiori secchi

2014 - Prehistorik Sounds

07/07/2014 di Giuseppe Verrini

#Davide Matrisciano#Italiana#Canzone d`autore #Synth-pop

Il profumo dei fiori secchi è il secondo album di Davide Matrisciano, classe 1985 da Napoli.

Dopo l’esordio nel 2012 con Traffico di pulsazioni (9 modi di intendere il frastuono) accolto positivamente dalla critica, che miscelava  musica d’avanguardia, elettronica  e ambient e che molto doveva a passioni  giovanili come Philippe Glass, The Alan Parsons Project,  J.M. Jarre, il Prog italiano, in questo nuovo lavoro si nota un movimento verso la canzone d’autore pur sempre permeata da un grande uso di tastiere  elettroniche, in una sorta di pop/elettronico cantautorale.

Si sente in tutto il disco una fortissima influenza di Franco Battiato, sia nel modo di cantare che nella stesura, tra sofismi e nonsense dei testi, e negli arrangiamenti, insomma una sorta Battiato 2.0.

Il profumo dei fiori secchi è un lavoro impegnativo, ma nello stesso tempo delicato, lieve, dolce, intimista, con belle atmosfere e alcune ottime canzoni, ma che forse mette troppa carne al fuoco, creando anche qualche momento ripetitivo che potrebbe risultare noioso per l’ascoltatore. 

E’ infatti un lavoro molto  lungo (oltre 73 minuti!) con 15 canzoni che hanno una durata media di quasi 5 minuti ciascuna, e non è facile per nessuno mantenere alto il livello artistico, specialmente con questo tipo di musica, per tutta la durata dell’album.

La magia, il fascino e le atmosfere di Battiato appaiano in diverse  canzoni ma ce ne sono altre di livello decisamente inferiore, d’altra parte lo stesso Battiato realizza  dischi che mediamente di poco superano la mezz’ora . 

In questo lavoro ci sono moltissimi ospiti: alcuni cantautori napoletani (Luciano “Varnadi” Ceriello, Zorama, Principe e socio M.), il cantautore Fabio Cinti, il grandissimo chitarrista Andrea Braido (Mina, Vasco Rossi, Zucchero), musicisti provenienti da band come Almamegretta, Marta sui Tubi, Bologna violenta, 99 Posse, La Crus e Carlo Boccadoro, un bravo artista che ha collaborato anche con Battiato, artisti che contribuiscono a variare il suono ed aumentare il tasso rock del lavoro.  

L’inizio è alla grande con i primi tre brani: Al di là degli ombrelli è una bella melodia  con un riuscito uso del synth e l’inserto recitante di Varnadi, Corrente elettrica e papaveri, il singolo del lavoro, è sicuramente il brano migliore dell’album, con una grande melodia e l’accattivante  pop leggero e digeribile, e Armonia irreversibile è un altro riuscito brano pop–rock con la  grande chitarra di Braido in evidenza.

Il disco prosegue alternando  alcuni momenti riusciti ad altri meno interessanti, visto anche la quantità di canzoni, con momenti forse troppo esili e lenti.

Da segnalare ancora Ho camminato su un aquilone altra bella melodia  melanconica e dolce arricchita da flauto e tromba, In aria per sempre, con un breve recitato in tedesco, l’intimista ed onirica Le favole  dello spavento, e ancora Nero arcobaleno il brano più rock del disco con ancora la chitarra di Braido in evidenza, e Prato al terzo piano, ritmata e brillante, un brano prog che sembra uscito da un disco de Le Orme.   

Davide Matrisciano ha realizzato un disco gradevole, consigliato per gli amanti di Battiato e del pop elettronico, ha notevoli  capacità e grandi potenzialità ancora da sviluppare, deve  forse per il  futuro selezionare, concentrare e restringere un po’ i tempi e gli spazi.



Track List

  • Al di là degli ombrelli
  • Corrente elettrica e papaveri
  • Armonia irreversibile
  • Legni bruciati
  • Esternazione delle ombre
  • Guarda su
  • Ho camminato su un aquilone
  • In aria per sempre
  • Le favole dello spavento
  • Nero arcobaleno
  • Soli tra i fiori
  • Prato al terzo piano
  • Ricordi occulti (frammenti di memoria futura distorti)
  • Sistema venoso
  • Quel camino emette sinfonie

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Buona visione

Recensione di Barbara Bottoli