Claudio Fasoli Haiku Time
2017 - Abeat
#Claudio Fasoli#Jazz Blues Black#Jazz #Michael Gassmann #Michelangelo Decorato #Andrea Lamacchia #Marco Zanoli
Il quintetto base (denominato Samadhi Quintet) del nuovo Haiku Time, oltre all’inossidabile ex sassofonista dei Perigeo (soprano e tenore), vede ancora Michael Gassmann alla tromba, Michelangelo Decorato al piano, Andrea Lamacchia al contrabbasso e Marco Zanoli alla batteria.
Rispetto ad Inner Sounds, la musica di Haiku Time cambia i tempi, gli spazi, ma non la personale profondità espressiva di Claudio Fasoli, la musica è ancora pienamente finalizzata al messaggio, all’atmosfera, alla percezione tematica, all’impatto emozionale, alla scintilla del progetto stesso. Non ci sono improvvisazioni eccessive, nessun sensazionalismo sonoro, nessuna concessione melodica sopra le righe, solo e unicamente l’atto di fede, l’immersione totale ad un progetto ambizioso che richiede una sensibilità straordinaria, certamente non comune.
Sorprende la sincronia e la sintonia del quintetto, la certosina sequenza e intermittenza dei fiati, dei tempi, un equilibrio quasi surreale dove a guidare i musicisti, attraverso un’orchestrazione fantasma senza maestro, sembra essere l’anima stessa della musica. L’esegesi del nuovo disco fluisce in modo naturale, le condensate ventisette sillabe che compongono l’ Haiku sembrano dettare la brevità dei brani, ma anche la raffinatezza dei suoni, l'efficienza delle emozioni.
Haiku Time , che amplia ulteriormente la personale visione artistica di Claudio Fasoli, è formato da undici brani indipendenti, dotati di colori diversi ma al tempo stesso tutti uniti, compatibili, abbinabili, come fossero un corpo unico o i tasselli di un vibrante mosaico sonoro finemente realizzato; non si può dividere, scomporre, non si possono scegliere tracce migliori, non presenta frammentazioni, storture, anomalie, nella loro veste sinuosa e sensoriale le tracce si susseguono come i vagoni di un treno senza capo ne coda, una circolarità che la bella copertina sembra ribadire con la grazia di un bianco e nero che mantiene tutto leggero, sobrio, sospeso…come il nostro animo che tende ad uniformarsi ai cinquantasei minuti effettivi di questo disco semplicemente magnetico.
Ps. Pochi giorni prima di questo scritto Claudio Fasoli ha vinto il premio ”musicista dell’anno 2017” indetto dai giornalisti e critici della rivista Musica Jazz.