Claudia Crabuzza Com un soldat
2016 - Microscopi
Claudia Crabuzza, voce del gruppo Chichimeca, per il suo primo lavoro solista ha scelto proprio l'algherese per esprimere un canto non di rivendicazione o di odio, ma di amore e di pace: Com un soldat è opera preziosa, che valica il Mediterraneo grazie a una produzione di Barcellona, e guarda oltre il Tirreno, per raggiungere le coste italiane e rendere omaggio alla cantautrice campana Bianca d'Aponte, in una sua ninnananna, Nina nana mare mia, tradotta per l'occasione in algherese. L'intento è esplicito: dimostrare che la vitalità di una cultura, di una lingua e di un popolo può passare attraverso l'amore per la bellezza, e non per proclami populistici.
Le dieci tracce raccontano la vita di una cantautrice matura e sensibile, che coniuga una vena rock presente nella sua voce con una cifra compositiva densa di esperienze vissute intensamente, dalla maternità alle passioni artistiche ( come nel caso di L'altra Frida, dedicata a Frida Kahlo, o Lhasa, per Lhasa de Sela) fino alla riflessione sull'esistenza e il suo senso, nell'essenziale ed emozionante canzone che chiude l'album, Arena i sal marì.
Un disco importante, con tematiche sempre attuali, cantate in una lingua antica, per testimoniarne la forza e la presenza, ed espresse con suoni insieme tradizionali e moderni.