Chiamamifaro Default
2024 - Columbia records/Nigiri
La parola ‘default’ indica un modo standard di svolgere azioni seguendo una consuetudine e senza incorrere in stravolgimenti: il titolo dell’album indica questo modus operandi, spronando a sviluppare una maggiore consapevolezza per la semplicità e la quotidianità delle cose. Spiega chiamamifaro che “nella vita di tutti i giorni eseguiamo sequenze di azioni sempre uguali, senza pensarci, finché un giorno ci domandiamo se quello che stiamo facendo ha realmente un senso. L’impresa eccezionale è dunque restituire valore alla normalità, ritrovare la poesia nelle cose che ormai diamo per scontate”.
Il disco presenta al pubblico sette momenti diversi della vita di un ventenne, cantati con un punto di vista molto personale a tratti ironico, altri malinconico. I testi risultano immediati grazie anche alla chiara esposizione della cantante che ne permette la facile comprensione (cosa assolutamente non scontata), le parole si accompagnano a sonorità ritmate e coinvolgenti raccontando la vita tra amori, incertezze e rimpianti: la freschezza dei brani è accentuata da uno stile musicale che mixa una base pop alla dance, il cui risultato sembra richiamare molto le canzoni dei primi anni Duemila. Ad affiancare la stesura di alcuni brani (tracce 2, 3 e 7) compare Riccardo Zanotti, voce e penna dei Pinguini Tattici Nucleari per cui chiamamifaro ha aperto alcuni concerti nel 2022.
La focus track di Default è Rumore bianco, la prima traccia, che dietro una tormentata storia d’amore nasconde uno sfogo contro la monotonia e la produttività seriale, bombardati, come siamo, da prodotti standardizzati che, a lungo andare, creano solo un rumore bianco di sottofondo al quale ci si abitua. In Monete, chiamamifaro utilizza l’immagine di una monetina per rappresentare il valore delle piccole cose e di come cambiano col tempo (“che fine fanno / i desideri di trevi”).
Alla divertente ed ironica MA MA MA che unisce lo sfogo liberatorio di un amore finito a un dialogo con sé stessi, si contrappone l’attuale Se parlo di te, storia di un’amica della cantante vittima di violenza: con delicatezza, trovano qui voce il profondo senso di colpa per un mancato tempestivo aiuto (io provavo a indovinarti negli sguardi / Ma quando son riuscita tu non c’eri più) e tutte quelle persone che, per paura, restano in silenzio. Infine, compare il nome di Asteria sul brano Santa subito e quello di YTAM su Labbra blu.
Default si presenta come un album maturo e molto contenuto, quindi senza sbavature, che sfoghi liberatori, incertezze e la leggerezza del quotidiano rendono piacevole all’ascolto.