Boz Scaggs Out of the Blues
2018 - Concord Records / Universal
#Boz Scaggs#Jazz Blues Black#Blues #Ray Parker Jr #Doyle Bramhall #Charlie Sexton
Un sound in modalità Bobby Blue Bland per questo album, pervaso da quel sapiente e ben congegnato connubio tra soul, blues e R'n’B (gioco facile per le attitudini del vecchio Scaggs) e ben riconoscibile nei due brani portati al successo proprio da Bland ma autografati Don Robey: I've Just Got to Forget You, le cui melodie sono disegnate da piano e fiati su una tavola dalle forti tinte black, e il jazz-blues da after midnight The Feeling Is Gone dove ancora un piano appassionato e una sezione fiati che ricorda i Jazz Crusaders, rendono la versione magistrale.
In generale l'album ha sonorità decisamente classiche, che non sorprendono, ma che vengono tratteggiate in maniera raffinata da una sontuosa band dove Ray Parker Jr affianca Doyle Bramhall e Charlie Sexton alle chitarre, Willie Weeks è al basso, Jim Keltner alla batteria, Jim Cox alle tastiere e Jack “Applejack” Walroth all’armonica a bocca (coautore di ben quattro dei nove brani contenuti nel disco), oltre a Boz Scaggs impegnato come cantante, chitarra elettrica, basso e vocoder. Il quadro viene ulteriormente impreziosito da una piccola sezione fiati che sfuma i colori con tonalità soul. Colori morbidi e raffinati nel brano d’apertura, Rock and Stick, caratterizzato da una ritmica funkeggiante e da falsetti stuzzicanti della voce oltre che dal sottofondo corale e dagli squisiti inserimenti dell’armonica e colori invece carichi e vividi nel jump blues I’ve Just Got To Know di Jimmy McCracklin, col pianoforte che evoca armonie alla Magic Sam e la chitarra solista a dialogare con i fiati. L’armonica bruciante e sensuale di Jack Walroth si fa sentire soprattutto scaldando il ritmo in Radiator 110 e diviene vibrante nella versione di Down in Virginia di Jimmy Reed, dove il blues di Chicago si riveste di nuovo. Compare perfino lo spirito di Chuck Berry nel R’n'R Little Miss Night and Day sporco di una chitarra distorta e insaporito da deliziosi inserimenti swing, mentre nella sincopata Those Lies è la portentosa sezione ritmica a dettare i tempi.
Ma la lirica e lo slancio emotivo, raggiungono la maggior intensità nella lunatica e notturna One the beach di Neil Young, che si trasforma in un brivido velato da un’oscura passione, dove una voce dolente si innesta su una melodia che arriva profonda e fatale come un colpo dritto al cuore.
Out of Blues è il diciannovesimo album in studio di uno dei migliori cantanti americani in circolazione, che ancora oggi, a 74 anni, possiede una delle voci più emozionanti ed espressive che sia dato sentire, in bilico tra musica bianca e nera, facendone uno strumento unico. Un album di canzoni e sentimento, un omaggio al blues e a quel soul autentico al quale Boz Scaggs ci ha piacevolmente abituati.