Daybreaker<small></small>
Rock Internazionale

Beth Orton Daybreaker

2002 - HEAVENLY RECORDS

05/11/2002 di Christian Verzeletti

#Beth Orton#Rock Internazionale

Beth Orton è il prototipo della cantautrice moderna: una corporatura esile e un carattere arguto riflessi sulle canzoni, apparentemente fragili, con un suono tradizionale che si lascia intrigare da discreti samples e loops elettronici.
Sin dagli esordi la fortuna ha baciato questa ragazza di Norfolk che già cantava sul primo disco dei Chemical Brothers e andava in tour con Sheryl Crow e Emmylou Harris nel Lilith Fair. Qualche singolo in classifica e gli ottimi riscontri ottenuti da "Central reservation" gli hanno poi garantito un´autonomia non indifferente che lei ha scelto di sfruttare per puntare ad un pop sempre meno commerciale.
Così per "Daybreaker" Beth si è circondata di tutti quegli amici musicisti finora incontrati, dal meglio della dance più ricercata (Chemical Brothers, William Orbit, Ben Watt) ad alcuni elementi di spicco del country-rock (Ryan Adams e Emmylou Harris).
Il disco dà la sensazione di essere stato composto e prodotto in grande serenità, forse proprio in un ambiente simile a quel villaggio sul mare fotografato nel booklet. Lei appare in barca o sulla spiaggia, sempre sola, perchè le sue canzoni hanno bisogno di uno spazio isolato in cui calarsi: anche quando vengono prese per mano da qualche slancio elettronico o da un´orchestra d´archi, il movimento rimane quello di uno sciabordio mai fragoroso o di una marea che sale con costanza.
"Daybreaker" rivela due anime, per via del diverso approccio alla musica degli ospiti e soprattutto per l´attitudine della sua autrice, che ama tanto la bonaccia quanto lo sciaquio delle onde.
Canzoni come "Paris train" risultano più mosse, più prodotte, con un suono elaborato e colmo di interventi elettronici, ma il loro umore è lo stesso di quelle ballate roots in cui emergono le voci di Ryan Adams e Emmylou Harris (“God song”, “This one’s gonna bruise”). I suoni non godono della stessa incantevole sintesi di "Central reservation" e si ha l´impressione di qualche eccesso, ma la scrittura e le flessioni melodiche di Beth Orton creano un´unica atmosfera che, con leggerezza, approda alle malinconie di Nick Drake e ai toni della migliore Nathalie Merchant.
Non ci sono grandi singoli, eppure ogni brano brilla di un´armonia e di una pace che invitano all´immersione: personalmente preferisco gli arrangiamenti di stampo West Coast di "Concrete sky", scritta da Johnny Marr, o di "Carmella", con Jim Keltner a spazzolare ritmi alla batteria. Ma è come trovarsi ad ammirare l´orizzonte oltre il mare e voler definire quale sia il miglior riflesso sull´immenso specchio d´acqua che si ha di fronte.


Discografia:

TRAILER PARK 1996, Heavenly records
CENTRAL RESERVATION 1999, Heavenly records
DAYBREAKER 2002, Heavenly records

Track List

  • Paris Train|
  • Concrete Sky|
  • Mount Washington|
  • Anywhere|
  • Daybreaker|
  • Carmella|
  • God Song|
  • This One´s Gonna Bruise|
  • Ted´s Waltz|
  • Thinking About Tomorrow

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