Beppe Gambetta Terra Madre
2024 - Indie Record Label
Beppe Gambetta è un maestro della chitarra bluegrass e fingerpicking, grandissimo e umile nello stesso tempo, come i grandi sanno essere. Il suo percorso artistico conta performance prestigiose, collaborazioni con i più importanti musicisti del pianeta, ma è anche compositore, insegnante, e appassionato studioso di musica e strumenti tradizionali, un autentico innovatore nel campo della chitarra acustica.
Di lui avevamo scritto nove anni fa (qui la recensione), e nove anni dopo eccolo con Terra Madre, il suo quindicesimo album, scintillante di suoni e di idee. A quasi settant'anni, Gambetta non deve più dimostrare nulla, eppure ci regala un altro scrigno di gioielli, policromi e scintillanti, in cui la maestria si abbina a un impegno civile che non l'ha mai abbandonato. Così, ascoltiamo, assaporandole, queste otto tracce, che ci portano in viaggio non solo per il mondo, ma anche nel cuore umano. Otto tracce che segnano profondamente chi le ascolta, perché toccano molti dei temi cari non solo al chitarrista genovese e cittadino del mondo, ma a chiunque abbia una coscienza: le migrazioni, le perdite, la critica alla mercificazione della poesia (la caustica Un Panino, tutta da ascoltare e imparare!), il valore dell'amicizia, del sogno inteso come base per costruire un'utopia nel senso autentico del termine, ossia non un delirio immaginifico, bensì un mondo che è possibile realizzare concretamente, giorno dopo giorno.
La canzone che dà il titolo al disco, ad esempio, apre con pennate robuste questo percorso, e il suo testo ripete versi che si scolpiscono nella mente: "Ora io sogno il mondo che sarà la nuova vita che ci aspetta oltre a un confine che cadrà sento mia madre come accanto a me lei pregherà per noi." Per Poco o per Niente, con il suo lungo elenco di azioni in contrapposizione tra loro, luce contro buio, solidarietà contro egoismo, pace contro guerra, potrebbe essere una candidata al Premio Amnesty, tanta è la forza civile che emana. Ma anche la cover di Saint James Hospital raccolta da John e Alan Lomax da James (Iron-Head) Baker nel 1934 nella prigione di Sugarland, Texas, trasuda passione e sensibilità (qui nella versione proposta nel corso di uno show case per la Televisione della Svizzera Italiana):
Un respiro di serena amicizia, invece, è donato dalla dolcissima e orecchiabile Sit and pick with you, sempre registrata nel corso di quello showcase:
E di autentica amicizia si può parlare, anche apprezzando le collaborazioni che impreziosiscono ulteriormente questo disco, da David Grisman al mandolino, a Dan Crary alla chitarra, dalla voce di Tim O'Brien alla batteria di Joe Bonadio, dall'armonica di Howard Levy al basso di Travis Book. Uno stuolo di eccellenti musicisti - amici, al servizio di un disco da incorniciare. Non perdetevi nemmeno i suoi live set! Dopo un lungo tour in Germania, farà tappa anche in Italia: