Barrence Whitfield & The Savages Under The Savage Sky
2015 - Bloodshot Records / IRD
Lui insieme a Peter Greenber, chitarrista con radici garage/punk, Phil Lenker alla batteria, Andy Jody al basso e Tom Quadrulli al sax formano i Barrence Whitfield and The Savages e sono in circolazione dagli anni '80.
Se non li conoscete e tirate le somme potrebbe suonare strano un quadretto che al suo interno ha, oltre a batteria e basso, un cantante Soul/R&B a cui piace tanto il rock anni 50 e l'atmosfera rockabilly, un chitarrista garage punk e un sax.
Si potrebbe pensare che ciascuno di loro abbia dovuto lasciare a casa qualche influenza più estrema per poter suonare insieme ma vi assicuro che non è cosi.
Under the Savage Sky contiene 12 brani e non è caratterizzato dalla classica mise en place degli album: inizio soft, centro esplosivo in cui si racchiudono gli hit, finale soft. No, Under the Savage Sky, sin dal primo brano Willow ti travolge. Il ritmo è incalzante e non si arresta mai per nessun brano. Anche quando si arriva a Adjuct Street, quella che potrebbe essere definita l'unica ballad dell'album, si rimane comunque sull'attenti in quanto, il tempo per rilassarsi, è riservato al primo minuto.
Questo album è un mix di tutti i generi aree musicali di provenienza di ciascuno dei componenti: si incontrano molti brani che hanno un impronta rock anni ‘50 oppure rockabilly come Rock 'N' Roll Baby, The Wolk Pack, Incarceration Casserole e I'm a good man. Ma non siamo mai completamente in quel genere perché la voce di Barrance è graffiante e urlata, mentre la chitarra arriva chiaramente dal pianeta garage/punk.
Se in questi brani ce lo fa solo capire, in altri come The Claw (sembra quasi un pezzo dei Ramones), Bed News Parfume, Katy Didn't e Full moon in the Daylight Sky, ce lo dice chiaro e tondo.
Se aggiungiamo anche che qualche brano ha rimandi al blues mentre, qualche altro fa un incursione nel funk e che il tutto è eseguito con la foga di una vera e propria rock band, posso garantirvi che i generi non si fanno le scarpe.
Anzi è un album che ci ricorda che rock e rhythm & blues fanno parte della stessa famiglia e che crea un mix è armonico, veloce, senza annoiare mai l'ascoltatore.
Un altra frase con cui è descritto Barrence è: “proprietario di un incredibile paio di polmoni, di energia illimitata ed entusiasmo senza precedenti, per la sua musica e il suo pubblico” ergo è un animale da palco che dà vita a live set travolgenti ed ascoltando questo album non si fa fatica a crederlo.
Se avete voglia di una bella iniezione di energia, oltre a consigliarvi Under the Savage Sky, segnaliamo anche che ad Ottobre saranno in tour in Italia:
27 ottobre Raindog Savona
28 ottobre Officina degli Angeli Negrar (VR)
29 ottobre Freak Out Bologna