Aucan Black rainbow
2011 - La Tempesta International/ Venus Distr.
Black rainbow è un luogo, è una casa di suoni e distorsioni dove non entri dalla porta ma dal tetto. È la sovrapposizione di tutto, dalla normalità alla musica stessa. È un album rock che diventa elettronico, non per scelta, ma per fluidità. I suoni si alternano; a tratti sono tanto cupi e malinconici che ti senti finire in un tunnel senza luce e a guidarti è solo il suono. Gli Aucan hanno dato vita ad un album estremamente eclettico. È difficile. A tratti è duro, a tratti è esplosivo, a tratti è diffidente e nel complesso è interessante da scoprire. È un album di quelli che ti pungono da dentro e ti provocano sbalzi d’umore. È incessante e malinconico come certe notti in cui non riesci a prendere sonno, perché i pensieri ti mandano su altre dimensioni.
I suoni sono delle reazioni a catena che esplodono come dei colori, che dal nero diventano fluorescenti per poi ritornare al nero. Ad aprire Black rainbow è la voce, profanamente sacra, di Angela Kinczly, con Blurred, che è una sorta di anticipazione di tutto il disco: le sonorità distorte, i cambiamenti istantanei dei toni e le chitarre rock che in modo del tutto naturale diventano elettrificate. Si continua con Heartless, che è un urlo elettrico, moderato. L’ascolto diventa rigido e difficile; così insieme alle sonorità si modificano le sensazioni e gli umori, i luoghi e gli spazi, che si restringono per rapirti e si dilatano per farti sentire libera – nella musica stessa.
Red Minoga è un martello pneumatico che ti lascia col fiato sospeso, come dopo una lunga corsa, con la pioggia che cade. Se Storm rientra nello stile elettronico in pieno, Embarque è la più intima, è una canzone che, all’interno dell’album intero, entra in punta di piedi; gli accordi la rendono quasi acustica, privata. Tutto si interrompe per passare alla batteria ed alla prepotenza di Save Yourself. Infine Black Rainbow chiude l’album, è un saluto, a tratti strafottente, a tratti malinconico. È un abbraccio sonoro che ripercorre tutto l’album.
Per quanto forte e difficile, Black rainbow è un album da cui difficilmente riuscirai a staccarti. È affascinante. È un pensiero fisso. Gli Aucan hanno avuto l’originalità di rendere le sonorità difficili affascinanti, per cui io lo consiglio (soprattutto a chi non ha mai ascoltato questa band). La band sara’ ora in tour in tutta Europa e negli USA, oltre che in Italia, per presentare questo album, pubblicato dalla Tempesta i primi di febbraio. Buon ascolto!