Amerigo Verardi

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Amerigo Verardi Il nuovo Video di AMERIGO VERARDI.

14/11/2016 di mescalina.it

#Amerigo Verardi#Italiana#Canzone d`autore

Il nuovo Video di 
AMERIGO VERARDI
 

Foto backstage video di Daniele Guadalupi

"BRINDISI (Ai terminali della via Appia)"

1° singolo/video anticipatore del doppio album "HIPPIE DIXIT" in uscita per The Prisoner Rec il prossimo 16 dicembre

Link youtube:



 

Brindisi, non è solo l’augurio che si fa sollevando la mano che impugna un bicchiere, ma anche il nome di una cittadina del sud Italia segnata da scelte industriali, poco rispettose del territorio, compiute negli scorsi 60 anni. Vecchie pellicole di famiglie brindisine mostrano l’illusione dei tempi del boom economico quando il progresso industriale era vissuto senza la coscienza delle conseguenze ambientali e sanitarie che avrebbe comportato. Le immagini d’epoca si alternano a immagini contemporanee realizzate nel paesaggio trasfiguratodagli insediamenti industriali. In questi luoghi danzano quattro rappresentanti di diverse generazioni: Amerigo, musicista e produttore, una ginnasta adolescente, una 91enne con la passione per il ballo e un giovane batterista rock.

Nel finale i quattro protagonisti si ritrovano insieme e danzano a coppie. Forse le relazioni ci salveranno, forse quel mostro che incombe in tante inquadrature possiamo lasciarcelo alle spalle, di sicuro la natura resisterà. 

NDR

Attendiamo con ansia fine novembre, periodo in cui è prevista l'uscita dei risultati dell'analisi epidemiologica su Brindisi, per capire le possibili connessioni tra malattie, decessi e presenza della Centrale a carbone di Cerano.

Anticipazioni parlano di dati significativi.Staremo a vedere….

Intanto…“...Cin cin, alla tua salute, alla famiglia, al lavoro cin cin, bollicine, un calice e una fetta di cancro..."

 

CREDITI VIDEOCLIP

Produzione indipendente: Amerigo Verardi 2016

Regia: Paola Crescenzo

Idea e progetto artistico: Paola Crescenzo, Daniele Guadalupi e Amerigo Verardi

Interpreti: Amerigo Verardi, Ruxandra Martina, Iolanda Romanelli e

Jordan Rech

Soggetto e sceneggiatura: Paola Crescenzo

Fotografia: Valeria Schifeo

Montaggio: Daniele Guadalupi

Footage: 8mm e super 8 dei fondi di famiglia Prudentino, Amoruso e Di Lorenzo. Pellicole tratte da "Archivio Presente" di Paola Crescenzo, Daniele Guadalupi e Cosimo Prudentino. 

 

Presentazione "HIPPIE DIXIT" in uscita per The Prisoner records il prossimo 16 dicembre



-Label: The Prisoner rec (www.theprisoner.it)

-Distribuzione: Audioglobe/Believe

-Press & Promo: Unomundo [www.unomundo.it_ _mail: promo@unomundo.it 

-Booking : L'eretico Booking   https://lereticobooking.com

 

“Hippie dixit”, in uscita il 16 dicembre su etichetta The Prisoner records, è il nuovo doppio album di Amerigo Verardi, nome storico della scena alternative psycho rock Italiana che quest'anno festeggia il trentennale della sua attività di musicista e produttore artistico, celebrandolo anche attraverso la pubblicazione del suo primo libro "Scherzi Improvvisi notturni" edito dalla casa editrice Brundisium.net 

Da vero Outsider quale lui è, il suo è un lavoro privo di compromessi, carico di tensione e desiderio. Ci riporta a noi stessi e ci avvicina al mondo con senso critico e sguardo lucido. 

Accarezza, entra dentro, spacca e ricompone.A tratti ci fa male, a tratti ci consola.

Con uno stile musicale che partendo dalle psichedelie sperimentali riferibili a Syd Barret e al primo Julian CopeAmerigo Verardi arriva a delle intuizioni pop che vedono volteggiare i fantasmi dei Beatles e di Brian Jones nel suo trip marocchino,

mantenendo in maniera perentoria uno stile, un'attitudine ed un approccio così personale ed unico da diventare un nome indiscusso nell'ambito musicale indipendente nazionale.

 

Una vita dedicata alla musica di grande qualità con stile, classe e continuità.

Tutte cose appartenenti ad un mondo antico, lontano dalle schizofrenie di consumo odierne dalle quali  Amerigo Verardi prende le dovute distanze

 
BIOGRAFIA:

Il brindisino Amerigo Verardi, musicista, cantautore e produttore artistico, ha alle spalle una carriera che quest’anno - in concomitanza con la pubblicazione del doppio album “Hippie dixit” e del suo primo libro “Scherzi. Improvvisi. Notturni.” – festeggia il trentennale. Carriera artistica inaugurata a soli vent’anni come leader degli Allison Run (alfieri della neo-psichedelia, apprezzati perfino in Inghilterra grazie al LP “God was completely deaf” unanimemente considerato un capolavoro pop-rock) e dei Betty’s Blues (l’EP omonimo fu definito dal giornalista Peter Sarram uno dei migliori esordi mai registrati), e poi dei Lula (l’album “Da dentro” è stato inserito fra i migliori 100 album rock italiani di sempre, mentre Franco Battiato loda apertamente in una sua intervista su “Musica-Repubblica” la cover di “Cafè de la paix” resa dai Lula), proseguita con i suoi due album da solista “Morgan” (miglior album italiano dell’anno per la giornalista Daniela Amenta) e “Cremlino e coca” (un vinile molto amato dai fans e ricercatissimo dai collezionisti), poi con l’eccellente album “Nessuno è innocente” sotto lo pseudonimo Lotus (il brano “Io sono il re” entra nella top 40 dei singoli, mentre i brani “Nessuno è innocente” e “Ricchi e poveri” sono co-firmati rispettivamente da Verardi e Francesco Bianconi e da Verardi e Federico Fiumani), ed infine con l’ultimo progetto in coppia con Marco Ancona con cui dà vita a due album, “Bootleg-Oliando la macchina” (vince il premio MEI-PIMI come migliore autoproduzione dell’anno) e “Il diavolo sta nei dettagli” (anticipato dal singolo e videoclip di “Stanco stufo stupido e da solo”, l’album viene definito “geniale” dal giornalista Roberto Calabrò del gruppo Espresso-Repubblica). Dal 1986 al 2016 ha vinto diversi premi nell’ambito della musica indipendente (tra cui il premio MEI come miglior produttore artistico) e ha collaborato con alcuni dei nomi fondamentali dell’ala più alternativa (ma non solo) della scena rock nazionale come Manuel AgnelliCarmen ConsoliBaustelle (è produttore artistico dei primi due splendidi album della band toscana), Federico Fiumani, Virginiana Miller, Dente, etc. Da ricordare anche la collaborazione con Natalie Merchant nel brano “Camden Town” scritto da Verardi per i Lula. Considerato fin dai suoi esordi tra i nostri autori di canzoni più talentuosi ed originali, la rivista specializzata “Mucchio Extra” lo ha inserito, unico in Italia, in una speciale classifica tra i principali esponenti del pop "deviato", al fianco di artisti del calibro di Syd Barret e Julian Cope. E oggi, con “Hippie dixit”, si conferma definitivamente tra i musicisti “alternativi” più brillanti ed importanti degli ultimi trent’anni.

Credits album:

Scritto, registrato e prodotto da Amerigo Verardi tra il 2015 e il 2016 a Brindisi, presso il suo studio casalingo “Alma Mater Studio”.

Mixato e masterizzato da Valerio Daniele presso i Chora Studi Musicali (Monteroni – LE).

Tutte le musiche e i testi sono di A. Verardi, tranne “A me non basta” (di Alessandro Tomaselli).

Produzione esecutiva: Michele Bitossi per The Prisoner, Amerigo Verardi e tutti i sostenitori della campagna di crowd funding con Produzioni dal Basso.

Progetto grafico e collage: Francesco Cassi.

Ufficio Stampa: Paolo Naselli Flores per UNOMUNDO

Cartella Stampa ideata e curata in collaborazione con Viviana Correddu

L’album è stato suonato quasi interamente da Amerigo Verardi con il prezioso ausilio di:

IleniaProtino – voci su "L'uomo di Tangeri", "Chiarezza" e "Terre promesse"; basso su "Chiarezza"

Andrea D’Accico – chitarra acustica su "L'uomo di Tangeri" e chitarra elettrica solista su "Chiarezza"

Roberto D’Ambrosio – bouzouki su "Viaggi di Paolo", "Korinthos" e "L'uomo di Tangeri"

Paolo Celeste – basso su "Brindisi (ai terminali della via Appia)"

Rocco Caloro – percussioni su "Korinthos"

Fabio Sasso – batteria ed effetti elettronici su "Chiarezza"

Daniela De Maria – voci su "Le cose non girano più"

Paola Petrosillo - voce su "Le cose non girano più"

Isabella Benone - violino su su "Le cose non girano più"

 

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