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Ennio Rega Ennio Rega con Peppe Barra e Patrizio Trampetti, “‘O riest ‘e niente”
La serata apre il Festival Internazionale di Poesia Civile 2014, decima Edizione. Il Festival è ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory.
Il titolo dell’evento è ispirato a Eleonora Pimentel Fonseca, eroina della Rivoluzione Napoletana del 1799, impiccata a Piazza Mercato, assieme ad altri 120 patrioti che lottarono per la creazione della Repubblica Napoletana.
Le canzoni proposte nella serata più che nella tradizione dei Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, Raffaele Viviani, Salvatore Gambardella, si riportano a quel repertorio di ricerca proposto negli anni 70 con successo mondiale dal maestro Roberto De Simone, nei cui testi si intravede il segno di un impegno civile, di un rinascimento popolare contro la tirannia. Ennio Rega (anche direttore artistico della serata insieme ad Antonio Buonocore), presenterà “L’ultimo cantante di giacca” e in un reading d’apertura, reciterà in musica, Enzo Striano, Matilde Serao, Erri De Luca, Roberto Saviano. Patrizio Trampetti ex NCCP proporrà alcune villanelle e canzoni popolari come “Vulumbrella” (canto del 1200 forse i primi versi popolari insieme a Jesce Sole), o il “Canto dei Sanfedisti” canzone antigiacobina durante i moti del 1799, e duetterà con Ennio Rega e Peppe Barra.
Peppe Barra, in un contesto ben lontano dalla belle époque fin de siècl, si calerà nella dimensione artistica seicentesca delle fiabe di Giambattista Basile, proponendo inoltre brani memorabili tra cui Serenata di Pulcinella attribuita a Domenico Cimarosa.
Proposta di un formato canzone che resta alla base di tutta la tradizione melodica popolare napoletana, canzone di protesta come “Lacreme ‘e condannate” composta da emigranti meridionali negli Stati Uniti durante il processo a Sacco e Vanzetti.