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Bifolchi In anteprima e in esclusiva il video di Divano Revolution
Pronti per la rivoluzione? No, molti italiani preferiscono restare in panciolle sul divano e delegare: è questo il messaggio dell'ironico singolo dei Bifolchi, tra folk e cantautorato, dal loro primo album Diario di un vecchio porco.
Castigat ridendo mores: è quello che fa la band toscana dei Bifolchi, che ha da poco pubblicato il suo album d’esordio, registrato al Jambona Lab Studio di Cascina (PI) con la coproduzione di Antonio Castiello (già a lavoro con Bobo Rondelli, Gatti Mezzi e Appaloosa) e intitolato Diario di un vecchio porco, prendendo spunto da un celebre volume di Charles Bukowski, Notes of a Dirty Old Man. Nel primo singolo Divano Revolution, un brano ironico e solo apparentemente festoso, in realtà da circo folk pensoso, tra cantautorato e rock, si parla in particolare della tendenza a fare la rivoluzione dal divano di casa: non si tratta (solo) di limitarsi a qualche frase sui social, che qui non sono menzionati, ma di delegare ad altri, distesi come pascià tra comodità e status symbol: “quando un giorno taglieranno tutti gli alberi e metteranno al loro posto delle antenne tutti felici e contenti felici con l’Iphone nuovo modello 20”. Ognuno spera di ottenere ciò che non ha ancora senza sforzarsi di cercare di produrre un cambiamento nella società, magari rovinandosi con i gratta e vinci (o con le slot machine, di cui si parla in un altro pezzo, La banda della gallina). Precisamente Divano Revolution viene presentata come:Un brano sarcastico sulla tipica rivoluzione italiana fatta dal divano di casa, tra unapartita di pallone, una birra e un film su Sky, con tanta voglia di delegare agli altri le proprie responsabilità.
Che ci pensi qualcun altro alla rivoluzione! All’italiano medio sembra non interessare; nel videoclip del singolo, in anteprima e in esclusiva qui in questa pagina, appaiono allora figure tipiche dei nostri giorni, da una vecchia signora che inveisce e pontifica, facendo di tutta l’erba un fascio, diventando anche emblema di chi si limita a lagnarsi, a spensierati perdigiorno alle prese con il cruciverba, da corrotti e corruttori appunto fino a chi manifesta nel salotto di casa, senza farsi ascoltare da nessuno.
L’album, secondo il comunicato ufficiale,
“con gli occhi romantici e perversi del personaggio principale del disco racconta la vita, l’amore e la società moderna nelle sue mille sfaccettature. Quelle che vengono narrate sono storie vere, di provincia, e dietro ad ogni personaggio si cela un'intera nazione con le sue deviazioni: la droga del gioco d'azzardo, le multinazionali farmaceutiche alla ricerca di pazienti da curare, i giovani che emigrano in cerca di fortuna, la gente che parla tanto ma resta sempre a guardare, le etichette che vengono affibbiate alle persone e che non si staccano più, ed infine l'amore nel bene e nel male.”
Con un sorriso a metà tra il sarcastico, il disincantato e l’amaro, la band, nata a fine 2013 e composta da Salvatore Brasco (voce e chitarra acustica, già attivo con la band Pecore Elettriche), Nico Grasso (chitarra elettrica e acustica), Samuele Pellegrini (basso, cori e tastiere) e Francesco Giomi (percussioni e batteria), mescolano folk, attenzione cantautorale ai testi (e anche a certe pause e rallentamenti che mettono in evidenza i ritmi narrativi), blues, rock’n’roll quasi retrò, cenni di reggae, spunti country e accurate ritmiche jazz, in un mix che è frutto del background dei componenti. Si alternano brani colorati a squarci più riflessivi, snocciolando storie di diverso tipo, di provincia e d’emigrazione, tra amore, sogni, delusione e rimpianti in un realismo efficace. Così la band racconta il suo progetto:
“Alla radice del nostro progetto c'è l'idea di attingere dalla tradizione e dalla sfera popolare, in maniera cruda e sincera e cercando di lasciare da parte ogni retorica, sia per quanto riguarda l'aspetto musicale che per quanto concerne i testi. Il lavoro in studio con Antonio Castiello ha poi aperto la straa da ad arrangiamenti più articolati, che hanno portato all'inserimento di diverse parti di tastiere, organi e moog. E' stato un disco realizzato con molti sacrifici ma anche con molta passione, e lo consideriamo un punto dipartenza importante per la band.”
Il segno distintivo delle canzoni della band è costituito dichiaratamente da “atmosfere danzanti unite a testi sarcastici e dissacranti che raccontano la vita, l’amore e la società in cui viviamo”. jazz. Il gruppo, dopo un periodo di composizione e arrangiamento di brani inediti, così come aver lavorato su una manciata di cover di grandi cantautori italiani (De Andrè, Conte, forse il più presente nelle atmosfere di alcuni brani di composizione dei Bifolchi, ecc), nell’estate 2014 ha affrontato un tour di circa 20 date; a novembre ha cominciato la pre-produzione del disco d'esordio, che ora tutti possono ascoltare.
Queste le prossime date invece del gruppo:
01/05/15 Il nano verde (LI)
03/05/15 Carciofo pride (LI)
17/05/15 Terricciola (PI), Festa della fragola
22/05/15 Casa azul (GR)
24/05/15 Piombino (LI)
01/06/15 Riotorto (LI) con Malamanera
13/06/15 Lago verde, S.Vincenzo(LI)
25/07/15 Baratti Piombino (LI)
25/08/15 Festa Unità, Venturina (LI)
Vi lasciamo al video di Divano Revolution.
Info:
http://www.libellulamusic.it/bifolchi-diario-di-un-vecchio-porco/
https://www.facebook.com/ibifolchi?sk=app_2405167945
https://www.youtube.com/channel/UCfn-GoGRAjwDUhj03Xq5xrw
Si ringraziano i Bifolchi e Niccolò Maffei per Libellula