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Ligabue Ligabue pronto per il nuovo tour nei teatri: Ligabue in Teatro - Dedicato a Noi..e la sorpresa del Campovolo: ecco l'anteprima

29/09/2024 di Laura Bianchi

#Ligabue#Italiana#Canzone d`autore

Luciano Ligabue non ha mai fatto mistero di essere legato emotivamente alla sua Correggio, il paese emiliano in cui ha messo radici; e a Correggio ha voluto inaugurare il nuovo progetto, il tour nei teatri Ligabue in Teatro - Dedicato a Noi, che suggella un anno straordinario per il cantautore. Ecco il racconto dell'anteprima e della conferenza stampa a sorpresa, seguita al concerto.
ATTO PRIMO

Correggio: la patria dell'amatissimo PierVittorio Tondelli, che ha saputo descrivere le nebbie e le malinconie, ma anche la "disperata vitalità" della sua genteche costruisce portici per salvarsi dalla pioggia, ma non ha riparo di fronte alla nostalgia.
Correggio è la patria di Luciano Ligabue, che dal suo esordio nel lontano 1990, ha saputo raccontare le ansie e l'energia di chi voleva, o forse vuole ancora, sciogliere i nodi di un'esistenza solo apparentemente marginale. E Correggio, nel suo teatro - bomboniera, il Teatro Asioli, accoglie l'anteprima  del tour Ligabue nei teatri - Dedicato a noi, l'ultima sfida del rocker emiliano, posto esattamente dopo quelli nei club e nei palazzetti, e prima del 21 giugno, quando ci sarà spazio solo per la grande festa del Campovolo, a trent'anni dall'uscita di Buon compleanno Elvis, e a venti dal primo evento nella celebre area di Reggio Emilia.

Intanto, nei teatri, i fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto - tutte e 31 le date sono sold out da tempo - ascolteranno ogni sera più di venti canzoni tra le oltre cinquanta provate, riarrangiate, pronte per illuminare la scatola dei ricordi di Ligabue, e anche quella di moltissimi fan, perché, come lui stesso ha affermato nel corso della conferenza stampa successiva all'evento (svoltasi proprio all'interno dell'Autogrill di Fiorenzuola, in omaggio a Certe Notti), "ognuno àncora un ricordo a una frase del testo, ed è bello sapere che quello che ho scritto fa compagnia a qualcun altro".

Il lavoro di arrangiamento e cura dei dettagli, per questo tour già sold out, è stato minuzioso, teso a esaltare non solo la forza dei testi di brani ancora attuali, ma anche la melodia e la bravura dei componenti la band. Oltre a Capitan Federico Poggipollini, a suo totale agio, oltre che alla seconda voce, anche tra banjo, chitarre, slide e mandolini vari (e che ci delizia con un intro alla Dire Straits in Certe Notti), sul palco anche il precisissimo Luciano Luisi alle tastiere, l'eclettico Davide Pezzin al contrabbasso e basso, e, per la prima volta con lui, il figlio Lorenzo Lenny Ligabue, che riesce a donare il giusto ritmo e grande freschezza all'impianto complessivo del set.

Davanti a un pubblico caldissimo, composto non solo da giornalisti, ma anche da familiari, amici di una vita, perfino compagni dell'ITIS di Correggio - con cui non sono mai stati persi i contatti - , il rocker ha proposto un percorso entusiasmante attraverso la propria vita musicale, dal primo album Ligabue (da cui ha tratto ben cinque brani) fino all'ultimo Dedicato a noi, prediligendo, con quattro canzoni, quel Buon compleanno Elvis che il prossimo anno compirà trent'anni. Insolitamente seduto su una sedia, suonando chitarra, bouzouki (su Piccola stella senza cielo) e armonica, Ligabue è emozionato, concentrato, perché, come dirà nella conferenza stampa, "un concerto in un teatro è un impegno  che richiede una massima cura dei dettagli". Questa situazione però gli permette di proporre letture tratte da quella Una storia. Autobiografia, scritta durante il lockdown, ("quando non puoi guardare avanti, e allora ti volti a guardare indietro", dirà poi in conferenza stampa), che aiutano il pubblico a concentrarsi ulteriormente e a legare quanto ascolta alla canzone che seguirà.

Momenti riflessivi, come l'intensa Leggero in apertura, o Il giorno di dolore che uno ha, con immancabile dedica all'amico giornalista Stefano Ronzani, si alternano ad altri in cui la band esprime tutto il suo potenziale rock, come Vivo Morto o X, o Quella che non sei, con una reprise molto Hot Chili Peppers, fino al bis Urlando contro il cielo, che fa alzare tutti in piedi. Sulla caustica e giocosa Taca Banda, che Ligabue canta staccandosi finalmente dalla sedia e andando verso il pubblico, seguito, uno a uno, dalla band, si conclude una "prima della prima" davvero entusiasmante, per impasto sonoro, solidità strutturale e omogeneità dell'ispirazione.

Ecco la setlist, creata appositamente per la serata, e quindi non indicativa di quelle delle prossime date:

Leggero

Ti sento

Questa è la mia vita

Dedicato a noi

Tutte le strade portano a te

Vivo morto o X

Freddo cane in questa palude / Angelo nella nebbia

Ho messo via

Happy Hour

Sono qui per l'amore

Piccola stella senza cielo

Atto di fede

Il giorno di dolore che uno ha

Non è tempo per noi

Le donne lo sanno

La metà della mela

Balliamo sul mondo

Tra palco e realtà

Certe notti

BIS

Urlando contro il cielo

Taca Banda

Qui invece la playlist YouTube con alcune canzoni.

Ed ecco la locandina, con le date del tour:



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ATTO SECONDO


Ma la festa per alcuni continua: giù dal palco, dopo un'ora, la band e il rocker si trasferiscono all'Autogrill di Fiorenzuola d'Arda, per un breve set di due brani (I ragazzi sono in giro - mai tanto adatta al contesto - e Certe Notti versione rock), che accende l'entusiasmo degli automobilisti - fan, che hanno potuto assistere a una sorta di flash mob festoso, anticipazione della festa che attenderà il pubblico proprio nella notte della Festa della Musica e del solstizio d'estateGià: perché Ligabue, a sorpresa, annuncia una data importantissima: proprio il 21 giugno 2025 tornerà al Campovolo di Reggio Emilia, a distanza di vent'anni dalla sua prima volta in quella location straordinaria, per un concerto - evento che celebrerà anche i trent'anni di Buon Compleanno Elvis e della sua canzone simbolo, Certe Notti.
QUI LE FOTO DI JARNO IOTTI:

Foto di Jarno Iotti

Foto di Jarno Iotti

E proprio LA NOTTE DI CERTE NOTTI si chiama la festa, che prevede il suo inizio perfino un giorno prima, il 20 giugno, quando si apriranno i cancelli del Campovolo, per una "Ligaland" che prevede moltissime novità, da una ruota panoramica a una mostra - ricordo, all'allestimento del Memphis Boulevard. Inoltre, tutti e 103000 gli spettatori che acquisteranno il biglietto, disponibile dal 4 ottobre, riceveranno a casa (senza alcun costo di spedizione, grazie al supporto e alla collaborazione di TicketOne), a partire dal 18 novembre ed entro Natale, una confezione esclusiva contenente un braccialetto abilitato RFID, che vale come titolo di ingresso e che garantisce la sicurezza e la facilità di accesso all’evento. Il braccialetto dialogherà con un’App, che si attiverà nel momento della sua ricezione, pensata per soddisfare le esigenze dei fan in termini di informazione e interazione con l’evento, sia prima, per prenotare in anticipo treni e bus da 200 città italiane o l’area campeggio, sia durante, come pagare cibo e bevande in modalità cashless, sia dopo. Il dialogo fra App e braccialetto consentirà una gestione innovativa non solo nelle fasi di accesso all’evento, ma anche una volta entrati nella RCF Arena, con una serie di servizi. Il sistema dell’app permetterà anche di accumulare punti e premierà una serie di comportamenti sostenibili.

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ATTO TERZO

Tutto questo viene spiegato ai giornalisti, dopo il breve set, e dopo aver salutato i fan, nella conferenza stampa nell'Autogrill, che vede un Ligabue rilassato, emozionato e sorridente, rispondere alle numerose domande, coordinate da Riccardo Vitanza di Parole & Dintorni. Raccogliamo qui in sintesi il suo pensiero.

Cosa significa Campovolo? Da sempre è stato il posto giusto per festeggiare, ed era scritto che facessimo questa festa, che mi rende felice, tanto che avevo fretta di annunciare questa data ancor prima dell'inizio del tour teatrale.
C'è un posto dove vorresti suonare? Nashville è un'isola felice, in cui il rap non entra, ed è più facile trovarsi a proprio agio tra il country e il rock; mio figlio e io siamo rimasti a bocca aperta per l'energia che trasmette. Mi verrebbe da dirti quindi un honky tonk di Nashville, ma lì dovrei fare una cover band, perché, se facessi i miei pezzi, mi tirerebbero le birre addosso...
Cosa pensi di tuo figlio alla batteria? Lenny ha suonato con un controllo sulle dinamiche che non immaginavo così forte, anche perché doveva contrastare un impatto emotivo imprevedibile. Invece ce l'ha fatta!
Tu e la provincia? La provincia che conosco è cambiata di pari passo con il sistema sociale, con la tecnologia; Correggio però è una cittadina ancora a misura d'uomo, in cui è possibile incontrare le persone, chiedere loro come stanno, essere interessato alla risposta, sentire un senso di comunità. Resta il posto in cui ho radici superaffondate, altrimenti non sarei ancora qui!
Hai pensato alla collaborazione con un rapper? Sono un amante delle canzoni, quelle composte da melodia e ritornello; a me, le canzoni tornano se sono cantate; quindi, se dovessi giudicare un genere come il rap, che non conosco bene, direi una banalità; d'altra parte, però, sono aperto a tutte le possibilità.
Qual è l'idea del concerto nel tour nei teatri? Mi piace l'idea che, dopo Giro d'Italia, esperienza ricchissima, con Mauro Pagani e D-Rad degli Almamegretta, che aveva introdotto per la prima volta l'elettronica nei miei pezzi, io possa fare acquistare al pubblico il gusto della scoperta, della sorpresa, di canzoni che variano di sera in sera, fatti salvi alcuni brani; quindi sarà così anche a questo giro, per cui, dopo stadi, club, palasport, l'Arena di Verona, ho pensato di dare tutte le sfaccettature possibili al progetto, includendo anche i teatri, che ritengo i più sfidanti. Non è facilissimo per me cantare da seduto, devo essere più concentrato, e non è possibile sbagliare. Inoltre, il mio terreno naturale è quando ho addosso un'elettrica, sono in piedi, posso lasciarmi andare anche fisicamente. Comunque, se ci riesco, il risultato è molto più ricco, e, sì, mi sto divertendo ancora!
C'è stato un brano il cui arrangiamento ti ha stupito, preparando questo tour? Devo confessare che Tutte le strade portano a te mi ha particolarmente colpito.
Hai in mente un nuovo album? Io continuo a scrivere molte canzoni, ne butto via tante, ma non ho intenzione di fare uscire un album, bensì voglio andare a scavare negli archivi miei, di Fabrizio Barbacci, di Poggipollini, per vedere se ci sono outtakes o demo di Buon Compleanno Elvis, per un'edizione speciale celebrativa l'anno prossimo.
A Sanremo? Prima o poi ci dovrei tornare, perché l'ultima volta ho fatto una mezza cagata; Sanremo ti azzanna alla gola, sei assediato, e cercavo di fare autoironia, una roba punk, ma è venuta fuori una ciofeca, perché non so recitare e non ho fatto vedere il divertimento che provavo...la prossima volta mi metterò lì e resterò fermo!
Pensi anche a un nuovo film? Non ho in mente niente; ci sono riprese di questi eventi, ma non io ho niente a che vedere con la loro regia.
Cosa pensi di Il mio nome è mai più? Sono contento che ci sia una riedizione, prodotta da Federico Nardelli (NDR. Qui il video), perché sono passati gli anni, ma la situazione non è cambiata, anzi...anche se il clima politico in Italia è diverso. L'iniziativa originaria è stata impulsiva, e sono stato sorpreso dalle difficoltà che ha incontrato la canzone inizialmente, perché siamo stati criticati dalla sinistra, che allora era costretta ad appoggiare la NATO, e dalla destra, in cui il pacifismo non è contemplato. Comunque, il risultato è stato fenomenale: è diventato il CD singolo più venduto di sempre in Italia. Il ricavato è stato utile per costruire due ospedali; non so dire se Pelù e Jovanotti vorranno partecipare a una data per cantarlo con me, ma l'ho inserita tra le 45 canzoni che canterò.
Hai pensato a un progetto di conoscenza del cantautorato italiano nelle scuole? È una grossa responsabilità; è vero che la musica forse oggi è troppa, ed è difficile segnalare ai giovani un canale in cui scoprire i cantautori, ma credo che il nostro mondo arrivi, se non alla maggioranza dei ragazzi, a molti di quanti hanno una certa sensibilità. 
E l'Inter? La squadra, la dirigenza, l'allenatore sono fortissimi; ma c'è da mettere in preventivo una cosa: gli altri, quest'estate, hanno avuto il tempo di studiare l'Inter, e quindi credo che, quando nella squadra cambieranno alcune cose per far sì che questo inconveniente si risolva, la squadra crescerà ancora. Comunque, per me lo scudetto della seconda stella mi ha reso abbastanza sazio, ed è meglio non essere troppo ingordi!

Passata abbondantemente la mezzanotte, Ligabue e la band ci salutano, dandoci appuntamento a teatro e al Campovolo; certe notti succede anche questo...