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Neal Casal Tra luce e penombra - Un ricordo di e con Neal Casal
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"You will have your day in the Sun.
Your day will come"
("Day in the Sun" da "Fade away diamond time", 1995)
Siamo uno di fronte all'altro, i commensali sono in libera uscita prima del tuo concerto. Il profumo di salsedine arriva quasi impercettibile, in questo anfratto di Liguria stretto tra le rupi.Hai una barba arruffata ed i toni pacati di chi ha già giocato le sue carte migliori ma non vuole rassegnarsi all'oblio. Ti avevo già incrociato sulla linea che unisce Svizzera e Scozia, mi avevi ribattezzato "Sesto Calende" perché ti avevo ricordato l'Italia ed un baffuto Amico comune, avido di grappa e di sogni in "la minore". Eri ritornato sulla cresta dell'onda, Cardinalizio solista al servigio di un bizzoso e talentuoso Reuccio
Stasera tutto questo è "past and gone", stai per suonare in un minuscolo spazio accanto al bancone, dopo una spiaggia con tappeti policromi e prima di una festaiola piazza di paese.
Mi chiami "Baio", ormai lo hai imparato, ed inizi a raccontare. Parli di un viaggio, mi citi luoghi ma, soprattutto, persone. Una in particolare ... tuo padre.
La mia attenzione raggiunge apici impensabili, nonostante 4 sambuche, i tuoi occhi trasmettono luce, la tua voce scandisce ogni parola. Capisco tutto, come mai prima e poche volte dopo.
Stai aprendo un libro prezioso e mi stai dedicando alcune delle sue pagine più belle. Un viaggio come una ferita che si rimargina, un padre che accompagna un figlio ritrovato in una Spagna minore, scoprire le origini di una famiglia lontano da tapas e corride, unendo i puntini su di una cartina stropicciata dalla dittatura e rimessa in sesto dalla poesia. Garcia Lorca e la Galizia, il sidro ed il caudillo naniforme,
Mentre mi parli, scatti istantanee a paesaggi dai colori vivaci. Io ne godo, come in un diaporama "in diretta", con "Free to go" come soundtrack.
Ti scruto e ti ascolto, inebetito dall'emozione. Hai un sorriso abbozzato, stai vivendo in penombra questa fase della tua vita. Anima intrisa di gentilezza, troppo stretta per contenere il tuo talento poliedrico.
Finiscono quei giorni di incontri importanti e di acustiche memorie, passano anni in cui un nero corvo ti imbarca nella congrega, avendo bisogno di uno che la chitarra sappia suonarla davvero. Ci ritroviamo in una Milano periferica, le buone vibrazioni, da queste parti, hanno traslocato da tempo. Mi riconosci e quel "Baio" risuona in un abbraccio difficile da scordare. Una foto per ricordare" those unforgettable days" e la promessa di rivederci .....
Tra poco, arriveranno le passeggiate nei pomeriggi autunnali. Quelli in cui, sul cammino, un tenue fascio di luce rischiara le ombre. In esso vedrò il tuo volto, caro Neal, intento a guardare lontano, ben oltre il tramonto.
(Il racconto di Neal Casal @II Banco, Zoagli 13.06.2010)
Foto di: Raffaele Concollato, Hana Bi, Marina di Ravenna 12/6/2010