Legru

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Legru L'album Comfort in anteprima

28/01/2025 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Legru#Emergenti#Alternative

Vi presentiamo in anteprima il primo disco dei comaschi Legru, un album che oscilla tra pop-punk, indie-pop, elettronica e atmosfere urban, disagi eletti a decrescita felice, immobilita' e voglia di volare, contraddizioni con cui convivere, metro che portano lontano dal grigiore della metropoli e immagini sognanti.
Oggi vi presentiamo in anteprima del primo album del trio comasco LEGRU, intitolato Comfort e in uscita domani, 31 gennaio, con distribuzione Artist First.

La band, nata nel 2022 e composta da Nick, Teo e Alba, mescola e alterna ritmi e atmosfere urban a melodie indie-pop, momenti nostalgici e malinconici a pezzi pop-punk incisivi, vivaci e trascinanti, oppure agrodolci con chitarre tese e rock. Ancora nelle otto tracce troviamo un electro-pop trascinante e vivace, ma anche la delicatezza sognante del primo singolo tratto dall’album, Milanofiori, il cui significato è illustrato così:

«MILANOFIORI è un flusso di coscienza, un susseguirsi di immagini, metafore e nostalgia. La fermata della metro milanese MILANOFIORI diventa una destinazione simbolica in cui scendere, per abbandonare la corsa della vita e lasciarsi trasportare dalla notte e dai ricordi.»

Tra archi sintetici e un ritornello morbido e carezzevole, la canzone rincorre speranze, sogni di prati verdi fuori città e di rinascita. Il pezzo fa il paio in qualche modo con Lo senti anche tu, ballata sintetica, rarefatta e struggente, tra pianoforte e sprazzi acustici, conclusione del lavoro di grande intensità con immagini efficaci e anche in questo caso delicate e un finale quasi sospeso. C’è il “vuoto dentro e il vento fuori” e ci si sente fiori, nati “dal nulla senza l’aiuto del sole”. Tra la paura delle tempeste della vita, un invito all’altra persona a danzare come le onde e a ballare come i gabbiani, mentre il protagonista resta in bilico come l’aria e se cadrà e non riuscirà a galleggiare, sa su chi potrà contare.

Ad aprire il disco è invece il secondo singolo che ha anticipato il disco, Tarda giovinezza, un brano pop-punk anthemico presentato così: «TARDA GIOVINEZZA esprime la frustrazione di una generazione disillusa, immaginando un ribaltamento ironico dei valori in cui il disagio si trasforma in un atto di decrescita. È un inno alla decadenza e alla ricerca di un senso, lontano dai canoni imposti dalla società». Il pezzo, infatti, nella sua schiettezza provocatoriamente evidenzia che i genitori avrebbero bisogno di benzodiazepine per non stressare i bambini, mentre il protagonista del brano sente la stanchezza di una tarda giovinezza, per cui vorrebbe solo essere lasciato in pace e potersi permettere una decrescita felice, citando esplicitamente Serge Latouche.

Nei testi troviamo poi le trasformazioni e la fusione profonda apportata dall’amore, il sentirsi opposti, ma anche bisognosi dell’altro che ci completa, le inutili apparenze da duri, l’avvicinarsi dei trent’anni. Legru parla invece della necessità di volare in alto “come le gru”, portando in alto e lasciando cadere i problemi; questi ultimi allora  “non faranno rumore”, perché li vediamo solo noi, ma in realtà non esistono.

Ma perché il disco si intitola così?

«COMFORT non è solo un titolo, è uno stato d'animo.
Il disco esplora le profondità dell’immobilismo emotivo, dove le insicurezze si trasformano in un rifugio e dove il disagio generazionale diventa un linguaggio universale. Ogni traccia è un frammento di questa zona di comfort: una culla che consola e un recinto che intrappola.
I testi parlano di esperienze quotidiane, di amore e raccontano con ironia l'intima lotta tra il bisogno di protezione e la paura di cambiare. Le relazioni, il mondo esterno, la propria immagine riflessa: tutto è messo in discussione, ma niente trova una risposta definitiva.
Musicalmente, COMFORT è un viaggio che fonde l’indie pop con la tensione del punk e la fluidità dell’urban. Gli effetti vocali diventano uno specchio deformante, amplificando l’eco di quelle emozioni che spesso restano intrappolate.
È un disco che parla di sospensione e immobilità, ma lo fa muovendosi continuamente tra suoni e parole. Un invito a confrontarsi con le proprie contraddizioni, perché forse, in fondo, la vera comfort zone è imparare a conviverci. Ma quanto possiamo restare fermi prima di doverci muovere?».


Fragilità, emozioni, interrogativi o desideri, anche confusi, per il futuro, il rifiuto di omologarsi, la ricerca di una propria via alla felicità, restare dove si sta bene, la comfort zone come rifugio e bolla, abbracciare i propri limiti, volare per superare il timore di cadere: questo e tanto altro vi aspettano quindi in questo disco diretto e genuino, ora coinvolgente, ora più carezzevole. Non vi resta che ascoltarlo.

Tracklist

1. Tarda giovinezza
2. Camaleonte
3. Nave
4. Come le modelle
5. Hanno riaperto le discoteche
6. Milanofiori
7. Legru
8. Lo senti anche tu






Crediti
Testi: Nicolas Ardino
Musica: Nicolas Ardino, Alberto Zerbi e Matteo Cattaneo
Produzione e mix: Andrea Pachetti
Master: Gustav Brunn
Registrato presso 360 Music Factory
Visual art direction e foto 2-4: Manitu Studio
Foto 1: Gaia Moretti


Biografia

LEGRU è un progetto nato nel 2022 a Como e formato da Nick, Teo e Alba.
Il loro sound è un mix di sonorità elettroniche, tappeti ritmici ed effetti voce: anima pop, cuore punk, atmosfere urban.
Dopo una prima fase di scrittura ed attività live nei dintorni di provincia, nel 2023 la band inizia la produzione e registrazione a Livorno del primo LP insieme al producer Andrea Pachetti (Zen Circus, Emma Nolde, Brunori Sas, Dente).
Nel 2024 la band entra a far parte del roster di Costello Agency.
Nel 2025, dopo aver pubblicato quattro singoli, la band presenta il suo primo LP Comfort, un album eclettico di otto tracce in cui l’indie pop si fonde con la tensione del punk e la fluidità dell’elettronica.

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