Tony Lemon

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Tony Lemon Il video di The Last Call in anteprima

26/06/2024 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Tony Lemon#Rock Internazionale#Alternative

In anteprima il nuovo video di Tony Lemon, The Last Call, in attesa del nuovo album Love in the Morgue, in uscita il 5 luglio per Viceversa Records. Potrebbe essere l'inizio o il trailer di una serie tv, di una spy story o un thriller questo video che ci conduce tra lande desolate e atmosfere misteriose per due personaggi pronti a uno scambio. Un brano sofisticato dalle sonorita' cupe, tra new-wave e dark-wave, chitarre elettriche e synth, una storia dal finale aperto.
Oggi vi presentiamo il video del secondo singolo che anticipa l’uscita dell’album di Tony Lemon, Love in the Morgue, per Viceversa Records. Si tratta del terzo disco per l’artista, che negli ultimi quindici anni ha alternato l’attività di film-maker, realizzando cortometraggi di finzione, lavori di reportage ecc., a quella di musicista. Il video potrebbe essere infatti l’inizio o il trailer di una serie tv, di un thriller poliziesco o forse una spy story. Il singolo si intitola The Last Call ed è una rock ballad dal fascino oscuro e British, tra new wave e dark wave, echi anni '80, chitarre elettriche, synth, eleganza e un pizzico di mistero. Il video, in bianco e nero, ci porta infatti in contrade desolate, in cui un anziano signore si muove con circospezione tra le rovine di una chiesa e altri ruderi abbandonati, circondati da una natura selvaggia. Chi starà aspettando? Inquadrature dall'alto molto cinematografiche ci mostrano l’autovettura elegante di un personaggio probabilmente danaroso, che sembra recarsi appunto al luogo di un appuntamento. Quale sarà l'oggetto dello scambio? Sembra andare tutto bene, ma il posto non è davvero deserto...

La fotografia del video oscilla quasi tra il poetico e l’apocalittico. I paesaggi e gli edifici senza tempo, così come le sonorità cupe, raffinate e fascinose della canzone ci conducono nel cuore appunto di un mistero, di un intrigo da sciogliere, tra tensioni anche queste senza una collocazione spazio-temporale precisa. Racconta d’altronde il musicista: "Per qualche strana ragione ho sempre pensato che questa canzone avesse a che fare con un passato lontanissimo. Insomma, c'è nell'aria qualcosa di epico e arcaico. Potremmo essere dalle parti di Alessandro Magno o giù di lì. Ma non ne sono sicuro. Comunque, è una storia di sopraffazione e vendetta". 

Il testo del brano parla infatti di sentimenti ancestrali, di desideri segreti, nascosti forse dietro limpide facciate e menzogne, che dominano gli uomini fin dalla notte dei tempi (a proposito del video, la sete di denaro, per esempio, di status symbol preziosi, ecc.); i versi fanno riferimento ancora a presentimenti, a una voce che rimbomba ossessivamente nella testa, a una punizione imminente per chi ha cercato di danneggiare il protagonista e a un punto di non ritorno, ormai superato, dopo l’ultimo avvertimento. La resa dei conti, nel video, come nel testo del singolo, sembra ormai vicina…

Ecco come invece Tony Lemon presenta la genesi del suo nuovo lavoro Love in the Morgue, tra figure marginali che si aggirano in una waste land, realtà e finzione.

Quando iniziai a scrivere “Love in the morgue” ebbi la netta sensazione che stavo per inoltrarmi in un territorio pericoloso. Per molti versi insano. Seguendo rabdomanticamente i personaggi e le situazioni raccontate nell’album – man mano che le canzoni prendevano forma – mi sono trovato davanti a un campionario di veri e propri casi umani: esistenze decisamente marginali, disperate e danneggiate a più livelli. Stavo in altre parole attraversando, mi si perdoni il nobile paragone, le “terre desolate” di Eliot. Insomma, qualcosa del genere. Il registro, mio malgrado, sembrava essere  quello. Del resto, non è mai facile capire quale sia l’esatto confine che separa la vita vera dalla pura invenzione. È molto probabile che i due mondi si nutrano a vicenda. Dai, sappiamo che, più o meno, funziona così. E, in effetti – pensandoci bene – il disco mi sembra il risultato di un classico processo di sedimentazione preceduto da una fase di violenta e nerissima macerazione. Mettiamola sul piano della simbologia alchemica, su. Possiamo chiamarla elaborazione? Chiamiamola così. Alcune canzoni erano venute fuori già nel mondo pre-Covid. È un album che ha avuto una lunga gestazione. Con molte pause. Le contingenze della vita – che sia la tua o quella degli altri – ti  impongono delle soste forzate. Ma non è necessariamente un male. Questo ti permette di guardare a ciò che fai con più distacco. Ero cosciente del fatto che questo viaggio musicale, a tratti quasi allucinatorio e, se vogliamo, pure funebre, avesse la strana caratteristica di essere come “emotivamente postdatato”. In qualche modo è il frutto di contenuti emozionali che erano rimasti congelati per molto tempo. Quindi, intrappolati in una bolla relativa a qualcosa di consunto. Stelle morte, in sostanza. Quando abbiamo iniziato con le registrazioni vere e proprie in studio, ero già una persona diversa. Non necessariamente migliore. Tuttavia, ho trovato estremamente interessante lavorare con questo stato d’animo; mi ha permesso di operare come un entomologo, smontando pezzo per pezzo gli scheletri che avevo conservato lungamente nell’armadio. E, alla fine, trovi sempre la forza taumaturgica e consolatoria del vuoto. Ma questa è un’altra storia.”

L’album sarà pubblicato il prossimo 15 luglio.
 



CREDITI The Last Call

Testo e musica: Antonio Maria Limina (aka Tony Lemon) 
Tony Lemon: voce, cori, chitarre, synths and strings.
Ottavio Leo: basso, programming, moog
Andrea Nunzio: batteria
Enzo Longo: chitarra
Produzione artistica a cura di Ottavio Leo e Tony Lemon 
Registrato, mixato e masterizzato da Ottavio Leo presso RecOnBlack Studio – Santa Teresa di Riva (Me)
Edizioni: Viceversa Records 

CREDITI VIDEO
Regia e montaggio: Antonio Limina
Assistente al montaggio: Antonio Allone
Camera: Antonio Allone
Attori: Danilo Adamovic, Francesco Biolchini, Ciccio Rizzo, Tony Lemon 

Bio

Tony Lemon, al secolo Antonio Limina, si è sempre mosso con una certa disinvoltura negli ambiti della scrittura, delle immagini e naturalmente della musica, cercando di far convivere il più possibile questi mondi. Dopo gli studi, ha approfondito la storia del cinema, le tecniche di narrazione e la regia; negli ultimi quindici anni ha alternato l’attività di film- maker, realizzando cortometraggi di finzione, lavori di reportage ecc., a quella di musicista. Solo all’inizio del 2013 pubblica il primo singolo, Unforsaken, con la Acetone Music, indie label londinese. Mesi dopo, con la medesima etichetta, pubblica il primo album dal titolo Out of Date. Seguono altri due singoli, Touched by the Sun e Urban disease. Arriva quindi il secondo album, Some Health Issues, che Seltz Recordz pubblica nell’ottobre del 2017. I lavori ottengono un riscontro lusinghiero con numerosi concerti e passaggi radiofonici, sulle frequenze di Radio Rai 1.

Durante gli ultimi anni cura diversi progetti fotografici e la scrittura di soggetti senza abbandonare la pre-produzione di un lungometraggio di esordio per il cinema. Tra il 2018 e il 2019 con i suoi Jealous Guys, porta in giro un progetto dedicato agli anni newyorkesi di John Lennon.

Ad inizio 2023 torna in studio per registrare un nuovo singolo, Lazy Days, per il quale realizza anche il videoclip. Il singolo viene pubblicato ancora da SeltzRecordz/Viceversa con cui si consolida un fecondo rapporto di collaborazione.

Nello stesso anno inizia registrare il suo terzo album, Love in the Morgue. Si lavora alacremente su dieci tracce alla vecchia maniera: il disco va suonato prima insieme alla band per trovare il suono giusto. Poi, si procede alla registrazione vera e propria: il solito esaltante viaggio tra dubbi, scazzi e momenti di esaltazione e compagnia bella, con la possibilità di utilizzare gli ultimi gioielli dell’era analogica arrivati da Londra al RecOnBlack Studio come ad esempio un leggendario Korg MS10 prodotto nel 1978 o un ampli Fender del 1965. Alla fine di febbraio 2024 il disco è già pronto. Realizza anche alcuni videoclip per le canzoni più rappresentative dell’album.



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Promozione: Kerosene Promo Gang – Salvo Ladduca
Booking: Viceversa Booking
Management Viceversa Records – Enzo Velotto